Vago: “Cina chiusa, prenotazioni last minute ma riempimento navi oltre il 70%”
Il presidente di Clia e di Msc Crociere analizza il mercato spiegando come la tecnologia sta aiutando a gestire un mercato in profondo cambiamento. Semi-normalità attesa nel 2023
Genova – Riempimento navi sopra il 70%, prenotazioni last-minute, Cina chiusa e speranza di un ritorno alla semi-normalità nel 2023. E’ questa la foto della crocieristica mondiale scattata per SHIPPING ITALY da Pierfrancesco Vago, presidente di Clia e di Msc Crociere, a margine del Clia European Summit di Genova.
“Attualmente il tasso di riempimento delle navi è oltre il 70%” ma “la curva delle prenotazioni è molto sotto data perchè la situazione geopolitica ritarda le scelte” dei viaggiatori ha spiegato il manager nonché genero di Gianluigi Aponte, fondatore di Msc. “Se guardiamo indietro abbiamo avuto la difficile situazione sanitaria, poi la variante Delta, poi l’Omicron, a febbraio eravamo pronti a ripartire ed è arrivata la guerra in Ucraina e questo ha ritardato il tutto. Però nel consumatore vediamo la voglia di tornare a fare le vacanze. C’è molta speculazione, c’è inflazione, c’è rincaro di tutto e lo vediamo tutti i giorni per tutto”. Nonostante ciò Vago non perde l’ottimismo: “La crociera funziona ed è molto richiesta perché da una parte ti riporta a uscire e dall’altra perché ha ancora un vantaggio economico importante» rispetto ad altri tipi di vacanze. “Le mie economia di scala come compagnia e il mio potere d’acquisto lo passo al consumatore finale”.
Proseguendo nella sua disamina il presidente di Msc Crociere e di Clia aggiunge: “Osserviamo grandi curve di prenotazioni, stiamo facendo dei numeri mai visti sotto data, neanche nel 2019; non riusciremo a riempire le navi al 100% perchè manca la tempistica. Come supportiamo questa elevata domanda dell’ultimo minuto? Facendo grande ricorso a tecnologia e digitalizzazione che è la parola chiave. Molti crocieristi, il consumer, prenota direttamente la vacanza sul sito o tramite call center. Con la tecnologia stiamo supportando questa domanda che è impazzita, in alcuni momenti è superiore a quella del 2019. Stiamo facendo dei numeri in Italia, in Spagna e in Europa in generale che non abbiamo mai fatto nel sottodata».
A proposito delle prospettive future dei tempi necessari per una ripresa completa del comparto Vago risponde così: “Dobbiamo capire come andrà questo trend di prenotazione sottodata che non aiuta il totale riempimento delle navi, poi vedremo come sarà l’inverno per poi programmare il 2023. Stiamo parlando di una situazione molto dibnamica, il mondo è cambiato tantissimo, ma speriamo di avere una semi-normalità e tornare a un 2023 con il 100%. Questo è il nostro auspicio”.
Praticamente ‘fuori uso’, e non si sa quando tornerà in servizio, il mercato dell’Estremo Oriente. “La Cina fa storia a sè, è chiusa. Molto difficile da capire. Hanno i loro concetti su come trattare la pandemia, con la strategia Covid-zero, in maniera un po’ differente dal resto del mondo. C’è un grosso interesse invece verso il Giappone perchè hanno capito che la crociera, la bolla, consente di partire dal mio territorio che è il Giappone, andare per mare, magari toccare la Corea ma senza sbarcare per poi ritornare in Giappone. Perchè la nave stessa è una destinazione. Quindi crociere per i giapponesi praticamente in territorio solo giapponese. L’Australia ha riaperto e stiamo vedendo anche lì una ripartenza ma la vera domanda riguarda la Cina e per il momento non si vede una luce alla fine del tunnel”.
Durante il suo discorso introduttivo in paertura del Clia European Summit l’accento è stato posto da Vago in particolare sulla sostenibilità della crocieristica e sulla necessità di supporto dai decisori politici e di sviluppo di progetti nei porti a terra.