Bando da 16 Mln dei Vigili del Fuoco per una nuova classe di navi antincendio
La prima gara sarà per la costruzione di 4 unità ma il committente si riserva di acquisirne altre 11 allo stesso prezzo
Il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco vuole avviare la costruzione di una nuova serie di navi antincendio con scafo in alluminio, dalle dimensioni ‘medie’ rispetto a quelle delle unità (più piccole o più grandi) di cui dispone a oggi ma con caratteristiche che per certi versi rappresentano il meglio di entrambe.
Nella procedura di gara appena avviata (con scadenza al prossimo 21 luglio), l’ente ha spiegato che i nuovi mezzi di cui intende dotarsi dovranno di dimensioni inferiori a quelle delle sue unità ‘maggiori’ (appartenenti alle classi M e 1100, con lunghezza fuori tutto di 28 metri), ma allo stesso tempo poter offrire prestazioni idriche superiori alle loro (che hanno pompaggio massimo di 20.000 litri al minuto). Al contempo queste nuove imbarcazioni dovranno essere anche in grado però di raggiungere una velocità a pieno carico superiore a quelle delle unità ‘piccole’ (ovvero delle Classi 1000 e RAFF), che è di 30 nodi.
Per questa iniziativa il budget a disposizione è al momento di 16 milioni di euro, per la realizzazione di quattro unità. Tuttavia l’ente si è riservato anche la possibilità di acquisire ulteriori 11 navi dello stesso tipo, alle stesse condizioni, dicendosi disponibile a mettere sul piatto ulteriori 44 milioni di euro, a favore di un soggetto che però abbia una capacità produttiva di almeno 4 imbarcazioni all’anno.
Con la creazione di questa nuova classe di navi, il corpo dei VdF vuole dotarsi di mezzi in grado di portare “in tempi brevi ed in un’unica soluzione, sottobordo alla nave da soccorrere, un numero cospicuo di operatori”, ovvero almeno due squadre ognuna composta da 5 persone, e “materiale di soccorso di pronto impiego in coperta”, per almeno 1.340 kg. Tra i compiti delle nuove imbarcazioni di classe Medium ci sarà l’estinzione degli “all’interno dei porti marittimi e loro dipendenze, a bordo di navi e galleggianti”, attività di Sar (Search And Rescue), di ricerca subacquea strumentale integrata, di ‘contrasto al rischio acquatico di superficie (CRA)’, nonché di soccorso antincendio e soccorso tecnico urgente in mare aperto, anche attraverso il trasferimento, a bordo delle unità da soccorrere, di personale specialmente addestrato.
F.M.
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