In arrivo altri 6 milioni di euro dal Morandi per i camionisti di Genova
L’Adsp distribuirà i fondi stanziati dal Governo per restituire alle imprese quanto pagato di imposte sui 180 milioni incassati per il ponte
Sono passati quasi quattro anni dal crollo del ponte Morandi, ma per le imprese dell’autotrasporto attive a Genova e dintorni i ristori per i disagi provocati dall’incidente non sono ancora finite.
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, responsabile dell’erogazione dei fondi stanziati a partire dal 2018, ha infatti avviato nei giorni scorsi la pratica per distribuire gli ultimi (per ora) 6 milioni di euro. I fondi furono stanziati dal Governo circa un anno fa, con l’esplicito scopo di restituire alle imprese di autotrasporto le tasse sul reddito pagate sugli utili generati dai ristori incassati con le compensazioni riconosciute nel 2018 dal Decreto Genova.
Si tratta di 180 milioni di euro che, inizialmente, avrebbero dovuto coprire le maggiori spese sostenute dai trasportatori che portavano merci in ingresso e uscita dal porto di Genova. Adsp ottenne però di ritoccare la norma, in modo tale da ristorare non solo i viaggi con origine o destino portuale, ma anche quelli intraportuali (nonostante un mese dopo l’incidente fosse stata aperta una strada alternativa riservata a tale scopo) e quelli intracomunali.
Con l’ulteriore vantaggio, per quelle aziende specializzate nel trasporto di vuoti da un bacino portuale all’altro, che il rimborso è stato assegnato da Adsp (su propria iniziativa, il legislatore non aveva dato indicazioni al riguardo) su base forfettaria: chi ha fatto i 14 chilometri da Sampierdarena a Voltri ha preso la stessa cifra di chi ne ha macinati 300 per portare un container in Pianura Padana.
Il risultato è stato che il maggior beneficiario è risultata Amiu, l’azienda municipalizzata per la raccolta rifiuti, con oltre 7,18 milioni di euro, seguita da Spinelli (6,08 milioni) e Autamarocchi (5,61 milioni di euro). Su quasi 1.500 aziende beneficiarie, le prime tre hanno incassato più del 10% dei contributi (e le prime 50 il 45%). Cifra che sale se si sommano tutti quelli versati alle cinque controllate del Gruppo Gavio, che insieme hanno incassato 8,08 milioni di euro (qui il riepilogo completo).
Tornando alla tranche odierna, le domande andranno presentate entro l’11 luglio e ogni azienda non potrà incassare più di 100mila euro (tetto massimo per l’eventuale cumulo con altri aiuti ricevuti nell’ultimo triennio in regime de minimis). Meglio che niente, in attesa che, come promesso, l’ente avvii la distribuzione di altri 180 milioni di euro derivanti dagli accordi con Aspi.
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