Atf a Livorno per adattare Calata Sgarallino alle navi cinesi di Moby
L’Adsp, inoltre, ha completato la riorganizzazione delle aree multipurpose: Tco su Molo Italia in condivisione con Cilp che avrà anche la radice di Sponda Est di Darsena Toscana
Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale di Livorno ha approvato la proposta di “riorganizzazione e ottimizzazione degli spazi destinati alle attività portuali presso la Sponda Est della Darsena Toscana, con correlata ipotesi di delocalizzazione”, nell’ultima versione sottoposta poco più di un mese fa agli operatori e anticipata da SHIPPING ITALY.
“La nuova geografia portuale – ha spiegato una nota dell’ente – consentirà di liberare le aree ricomprese nel Porto Passeggeri (Calata Orlando e Alto Fondale) e di razionalizzare l’utilizzo degli spazi della Sponda Est della Darsena Toscana. Il nuovo assetto, che andrà a comporti nei prossimi mesi, secondo un senso di progressività graduale, inaugura una nuova era dello scalo labronico, con la condivisione dei giusti presupposti per superare la forte conflittualità generale degli ultimi anni e ricercare nuove e fondamentali sinergie d’intenti tra gli operatori. Entrando nel merito, il procedimento prevede, tra le altre cose, la delocalizzazione della società TCO, oggi operativa presso la Calata Orlando, presso la testata del Molo Italia. La cui radice sarà invece assegnata alla Compagnia Impresa Lavoratori Portuali. Alla Cilp verranno inoltre assegnate le aree poste alla radice della Sponda Est della Darsena Toscana”.
Al Comitato, poi, l’Adsp ha sottoposto una proposta di adeguamento tecnico funzionale “che consentirebbe alla società concessionaria, la Porto di Livorno 2000, di avviare a proprio carico i lavori di ammodernamento del Molo 62 (Calata Sgarallino, ndr), oggi inadatto a ricevere le navi di ultima generazione”, le cui rampe di carico e scarico hanno dimensioni maggiori rispetto a quelle per cui è stata pensata la scassa oggi presente: “I lavori da fare, per i quali si stima un costo complessivo di 2,5 milioni di euro, sono quindi urgenti e devono avviati quanto prima, in previsione della messa in esercizio delle nuove unità, lunghe 230 metri e larghe 32”. Il riferimento è alle navi cinesi di Moby (azionista di maggioranza di Porto Livorno 2000), che avranno 237 metri di lunghezza, 33 di larghezza.
Approvati inoltre la procedura di gara aperta per la progettazione, la realizzazione e gestione dello skid previsto dal Progetto GNL-Facile Programma Interreg IT-FR Marittimo 2014-2020 – investimento di 380mila euro, coperto da fondi europei, che consentirà la realizzazione di un sistema di rifornimento di Gnl da camion a nave – e il rinnovo delle autorizzazioni allo svolgimento delle operazioni e dei servizi portuali nei porti di Piombino, Portoferraio, Rio Marina e Cavo.
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