Anche il Consiglio dei Ministri Ue adotta il proprio parere sull’Ets
Si all’estensione allo shipping, ma con una proposta per ridistribuire i massimali di quote fra paesi a seconda del peso specifico del trasporto marittimo su ognuno di essi
Dopo il Parlamento Europeo una settimana fa, è stata la volta del Consiglio dei Ministri dell’Ambiente dei paesi Ue di adottare una posizione negoziale su alcune delle riforme normative contenute nel pacchetto Fit for 55.
Fra esse anche l’aggiornamento dell’Ets – Emission trading system. Per quel che riguarda i trasporti “il Consiglio – si legge in una nota stampa – ha convenuto di includere le emissioni del trasporto marittimo nell’ambito dell’ETS dell’UE. L’orientamento generale accoglie la proposta della Commissione sull’introduzione graduale dell’obbligo per le compagnie di navigazione di restituire le quote. Poiché gli Stati membri fortemente dipendenti dal trasporto marittimo saranno naturalmente i più colpiti, il Consiglio ha convenuto di ridistribuire il 3,5 % del massimale delle quote messe all’asta a tali Stati membri. Inoltre, l’orientamento generale tiene conto delle specificità geografiche e propone misure transitorie per le piccole isole, la navigazione invernale e i viaggi relativi agli obblighi di servizio pubblico e rafforza le misure per combattere il rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio nel settore marittimo”.
Inoltre “il Consiglio ha convenuto di creare un nuovo sistema separato di scambio di quote di emissione per i settori dell’edilizia e del trasporto su strada. Il nuovo sistema si applicherà ai distributori che forniscono combustibili per il consumo nei settori dell’edilizia e del trasporto su strada. Tuttavia, l’inizio degli obblighi di vendita all’asta e di riscatto sarà ritardato di un anno rispetto alla proposta della Commissione (asta di quote dal 2027 in poi e riscatto dal 2028 in poi)”.
Infine “Il Consiglio ha introdotto un opt-in per tutti i combustibili fossili. Ha introdotto requisiti di segnalazione e verifica semplificati per i piccoli fornitori di carburante. Il Consiglio ha aggiunto una possibilità temporanea per gli Stati membri di esentare i fornitori dalla restituzione delle quote fino a dicembre 2030, se sono soggetti a una carbon tax a livello nazionale, il cui livello è equivalente o superiore al prezzo d’asta per le quote nell’ETS per il settore delle costruzioni e dei trasporti. Il Consiglio ha convenuto di eliminare gradualmente le quote di emissioni gratuite per il settore dell’aviazione entro il 2027 e di allineare la proposta al sistema globale di compensazione e riduzione delle emissioni di carbonio per l’aviazione internazionale (CORSIA). L’EU ETS si applicherà ai voli intraeuropei (inclusi Regno Unito e Svizzera), mentre CORSIA si applicherà agli operatori dell’UE per i voli extraeuropei da e verso i paesi terzi partecipanti a CORSIA”.
Ora che il Consiglio ha concordato le sue posizioni sulle proposte, possono iniziare i negoziati con il Parlamento europeo per raggiungere un accordo sui testi legislativi definitivi.
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