D’Agostino: “Un’eventuale concessione a Cosco a Trieste è materia del Governo”
Il presidente dell’Adsp giuliana ha risposto alle polemiche emerse a valle dell’inaugurazione dei treni blocco della società cinese
Come già avvenuto in passato soprattutto (ma non solo) a Trieste – sebbene le società cinesi dello shipping operino anche in altri porti italiani (primo su tutti Vado Ligure) – l’inaugurazione dell’Hisense Block Train sull’Ocean-Rail Express di Cosco Shipping tenutasi nei giorni scorsi è stata l’occasione per alcumi (in primis Giulio Camber) di rilanciare posizioni sinofobiche, già propalate in occasione dei protocolli sulla Via della Seta firmati nel 2019.
A risvegliare queste reazioni sono bastati annunci del vettore marittimo come questo: “Finalmente l’interesse di Cosco verso il porto di Trieste sta diventando forte e reale”. O ancora: “Attualmente sono in funzione tre vie di trasporto: la prima, attraverso il porto del Pireo, la seconda attraverso il porto di Rijeka in Croazia, e la terza attraverso il porto di Valencia per Madrid e Bilbao in Spagna. L’apertura del Hisense Block Train e del treno regolare tra Trieste e Budapest danno vita alla quarta via, quella italiana, di Trieste su Ocean-Rail Express che rappresenta un ulteriore potenziamento del servizio oceano-ferroviario”.
A questi proclami il già esponente del movimento cattointegralista Giad ed ex deputato socialista e poi senatore di Forza Italia e popolo delle Libertà, all’emittente locale Telequattro ha replicato dicendo: “Il porto di Trieste è in mano ai cinesi, ormai all’interno dei principali assi strategici dello scalo, occhio a non fare la fine del Pireo”.
Evidenziato come Cosco sia già stata terminalista concessionaria a Napoli e lo sia tutt’ora a Vado Ligure, oltre che in altri scali d’Europa, in merito all’eventualità che, come sta succedendo ad Amburgo, una società cinese valuti l’acquisizione di quote di un concessionario locale (Hhla Plt Italy), questa è stata la risposta del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale giuliana, Zeno D’Agostino: “L’Adsp conduce verifiche tecniche legate al rapporto col concessionario del tutto indipendenti dalla nazionalità del medesimo e dei suoi azionisti. L’opportunità politica è prerogativa esclusiva del Governo, che detiene un golden power che ovviamente non riguarda iniziative puramente operative e commerciali come l’effettuazione, peraltro con tutti i crismi, di alcuni treni blocco. Come quindi è avvenuto in passato con ungheresi, tedeschi e quant’altro, qualora ci fosse la proposta di una società cinese di acquisire quote di un terminalista triestino, sarebbe il Governo a valutare eventualmente l’apposizione di un veto, non certo l’Adsp. Esattamente come è il Governo tedesco che sta valutando l’iniziativa di Cosco di acquisire la quota di minoranza di un terminal di Hhla ad Amburgo”.
A.M.
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