Cma Cgm s’inchina al Governo francese e abbassa i noli
Dal primo agosto taglio di 500 dollari per Feu alle rate per le importazioni delle grandi catene di distribuzione e dei beni di consumo che transitano nei porti francesi
Impossibile stabilire se gli economisti lo classificherebbero come un caso di moral suasion, nudge o cos’altro, fatto sta che alla richiesta del Governo francese veicolata dal ministro delle finanze Bruno Le Maire, il liner transalpino Cma Cgm ha risposto positivamente.
Il vettore francese guidato da Rodolphe Saadé ha infatti annunciato che dal 1° agosto taglierà le tariffe di 500 dollari per Feu (container da 40 piedi) per le importazioni delle grandi catene di distribuzione e dei beni di consumo che transitano nei porti francesi. La società ha affermato di aver “adottato la misura per moderare i prezzi al consumo per le famiglie francesi” soggetti all’ondata inflattiva del postpandemia e gonfiati poi dal conflitto russo-ucraino.
La richiesta governativa partiva dalla constatazione dei risultati record registrati da Cma Cgm (utile netto record di 18 miliardi di dollari nel 2021) e dai buoni rapporti intercorsi negli ultimi mesi fra il liner e l’esecutivo di Emmanuel Macron, regista più che osservatore delle operazioni che hanno portato la compagnia marittima ad acquisire nei mesi scorsi il 9% di Air France Klm (di cui lo Stato ha oltre il 28%) e a rilevare dalle ferrovie russe il 75% del gruppo logistico Gefco.
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