Fiata chiede “condizioni eque di funzionamento del mercato” delle spedizioni
Pubblicato e presentato alle autoritrà preposte un position paper “allo scopo di denunciare le criticità che pesano ormai da anni sul settore del trasporto marittimo di container”
Fiata, la federazione mondiale dei caricatori e degli spedizionieri merci, ha diffuso un position paper allo scopo di denunciare le criticità che pesano ormai da anni sul settore del trasporto marittimo di container, richiamando le autorità competenti a livello internazionale a intervenire per garantire condizioni eque di funzionamento del mercato.
Le imprese di spedizioni, ricorda Fiata nel documento, svolgono un ruolo chiave nell’organizzazione dei flussi del commercio internazionale, garantendo a importatori ed esportatori accesso alla supply chain globale. Tuttavia, il funzionamento delle catene di fornitura e di distribuzione e l’accesso ai mercati è minacciato oggi dalle condotte delle compagnie marittime che tramite il sistema delle alleanze controllano l’80% del mercato globale dei trasporti marittimi e il 95% delle rotte commerciali tra Est e Ovest e tentano di marginalizzare il ruolo giocato dalle imprese di spedizioni, abusando della propria posizione dominante sul mercato.
Per questo Fiata ribadisce ancora una volta, in linea con quanto espresso regolarmente dall’omologa europea Clecat, che è “necessario rivedere la normativa che regolamenta l’attività delle compagnie marittime allo scopo di efficientare il funzionamento del settore del trasporto marittimo container”.
Nel position paper Fiata dettaglia, inoltre, le azioni politiche da mettere in atto nell’interesse della supply chain globale: “Investire nella decarbonizzazione del trasporto marittimo piuttosto che nei processi di integrazione verticale e incentivare le soluzioni di compensazione di emissioni inquinanti, adattare le misure di sostegno all’industria del trasporto marittimo al nuovo contesto economico, sviluppare soluzioni sicure per lo scambio e la protezione dei dati connessi agli scambi internazionali e piattaforme collaborative tra gli attori della catena logistica”.
Per leggere il Position Paper clicca questo link
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