Psa studia un nuovo treno container fra il porto di Genova e Stoccarda
Ancora in attesa di finalizzazione l’acquisizione di FuoriMuro che dipende anche dal bando di gara per le manovre ferroviarie atteso per il prossimo autunno
Nei giorni scorsi Psa lo aveva ‘timidamente’ confermato a SHIPPING ITALY ma ora la notizia di un nuovo treno container dal porto di Genova Pra’ a Stoccarda è stata ufficialmente annunciata dall’amministratore delegato Roberto Ferrari.
“Entro l’anno” sarà aperto un nuovo ufficio di rappresentanza commerciale ha detto in un’inteervista al Secolo XIX, “stiamo selezionando le persone. Il Sud della Germania è un mercato importante, più vicino al nostro porto dal punto di vista geografico ma storicamente servito dal Nord Europa, un po’ per limiti infrastrutturali e un po’ perché non abbiamo investito. Con il Terzo Valico supereremo i problemi infrastrutturali e saremo competitivi. Per ora fatichiamo, ma il vantaggio di questo momento di confusione è che i clienti stanno avendo grossi problemi anche nel Nord Europa e quindi vogliono almeno un piano B, una soluzione anche per far passare il traffico dal Sud. Il nostro treno su Basilea ora è pieno”.
Il modello sarebbe infatti proprio quello già sperimentato con successo con la Svizzera con cui, ormai da diversi anni, è stato attivato un servizio ferroviario regolare fra le banchine del Psa Genova Pra’ e Basilea, da alcuni mesi con possibilità di rilanci anche verso l’Austria.
In questo quadro s’inserisce poi anche la trattativa, ancora in corso, per acquisire l’impresa ferroviaria FuoriMuro e le opere che nell’arco di pochi anni daranno al terminal container un nuovo e più ampio fascio di binari in grado di formare direttamente treni lunghi 750 metri. La partita per aggiudicarsi FuoriMuro è in stand-by da mesi perchè si intreccia con il nuovo bando di gara per le manovre ferroviarie che la locale Autorità di sistema portuale dovrà lanciare il prossimo autunno (la concessione attuale scadeva l’anno scorso ma è stata prorogata di un anno). Due sono i fattori che Psa deve tenere in attenta considerazione: il primo è la clausola sociale che potrebbe o meno essere inserita nella gara per le manovre ferroviarie e il secondo è l’interesse di altri operatori (in primis Mercitalia, magari in partnership con Msc visto il recente apparentamento associativo) verso questo servizio che consentirebbe, come avviene oggi proprio per FuoriMuro, maggiore controllo e integrazione tra le fasi di manovra e l’esercizio di treni merci di lungo raggio verso l’hinterland del Nord Italia e un domani potenzialmente del Centro Europa.
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