Ferraris (Fs Italiane): “Dobbiamo fare l’operatore multimodale di sistema”
Obiettivo dichiarato è quello di stringere partnership di lunga durata con i principali player di trasporto marittimo: dalle compagnie di navigazione, agli spedizionieri, ai gestori portuali, alle Autorità di sistema
Roma – All’annual meeting 2022 di Assarmatori ha partecipato, intervenendo alla tavola rotonda intitolata ‘Le sfide dello shipping sostenibile’, anche il presidente e amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Luigi Ferraris, il quale ha messo al centro del proprio intervento le sinergie e l’integrazione possibile nella logistica tra lo shipping e il trasporto ferroviario.
Durante il suo intervento Ferraris ha illustrato innanzitutto il ruolo del Polo Logistica del Gruppo FS, la cui attività è strettamente connessa a quella di uno degli altri poli che costituiscono il nuovo assetto organizzativo del Gruppo delineato con il Piano Industriale 2022-2031, quello dedicato alle Infrastrutture.
“La ferrovia deve fare partnership e integrarsi con gli altri attori della logistica. Il trasporto merci ferroviario deve giovarsi del potenziamento di infrastrutture che hanno anche 70 anni di età. È quindi necessario pensare a uno sviluppo di tutta la rete della logistica che faccia perno su infrastrutture ferroviarie sostenibili e più performanti e su un’offerta di servizi multimodali” ha dichiarato Ferraris.
Dei 190 miliardi di investimenti previsti dal Piano, circa 110 riguardano le infrastrutture – passeggeri e merci – su direttrici di interesse nazionale e internazionale, reti regionali, e soprattutto connessioni ferroviarie con porti, terminali merci e aeroporti. Risorse destinate anche a creare le condizioni perché sulla rete possano viaggiare convogli merci lunghi fino a 750 metri e con peso e ingombro di sagoma a standard europeo. Inoltre, circa 2,5 miliardi sono destinati a nuovi locomotori e carri, a terminali multimodali, interporti e piattaforme logistiche.
Per centrare l’obiettivo di raddoppiare nei prossimi dieci anni la quota del traffico merci su rotaia, rispetto al 2019, su tratte superiori ai 300/400 km, è fondamentale realizzare un sistema di mobilità intermodale e integrato in grado di valorizzare il trasporto combinato gomma-ferro-acqua. Dunque, servono “soluzioni integrate nella logistica, con porti e interporti (cosa che finora non è stata fatta). Dobbiamo parlare con tutti gli operatori e pensare che le merci per le lunghe distanze vadano trasportate con il treno” ha aggiunto l’a.d. di Fs Italiane. “Noi dobbiamo lavorare per evitare l’aumento del trasporto delle merci su gomma e il congestionamento delle strade. Il ferro deve fare la sua parte perché oggi viaggiano sul treno solo il 10% delle merci. È necessario raddoppiare e lo sviluppo chiave è l’integrazione ferro-gomma-acqua”.
All’interno di questo quadro, il Polo Logistica di Fs si propone come “operatore multimodale di sistema, non solo trazionista” di treni. “Per questo – ha precisato – miriamo a stringere partnership di lunga durata con i principali player di trasporto marittimo, dalle compagnie di navigazione, agli spedizionieri, ai gestori portuali, alle Autorità di sistema”.
La scommessa è chiara: il Gruppo Fs Italiane si propone sempre più come interlocutore e partner nella convinzione che “i porti siano un volano di crescita economica e produttiva e che lo shipping si possa coniugare virtuosamente con la ferrovia”.
Un primo passo in quesa direzione sembra essere anche la costituzione della nuova associazione di categoria Fermerci dove, per la prima volta, le ferrovie pubbliche stringono un’alleanza con altri soggetti privati fra cui proprio Medway Italia, azienda controllata dal global carrier marittimo Msc.
N.C.
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