Disponibilità di container: la flessione della domanda allenta le criticità (e i noli)
Secondo Container xChange i noli sono scesi in media circa del 20% dall’inizio del 2022 e continueranno a calare gradualmente anche se non si assisterà a un crollo
L’eccesso di offerta di container sta generando una correzione dei prezzi sul mercato dei container usati: il fenomeno è stato apporofondito in un’analisi di Container xChange.
“L’attuale situazione di eccesso di offerta di container è il risultato di una serie di reazioni del mercato iniziate subito dopo lo scoppio della pandemia all’inizio del 2020. Con l’aumento della domanda di trasporto, la congestione dei porti è aumentata e la capacità dei container è rimasta ferma per un ampio periodo di tempo. Questo ha portato a una corsa a ordinare nuovi container a livelli record. Con il tempo, con la riapertura dei mercati e l’attenuazione della domanda, l’eccesso di offerta è il risultato naturale dell’equilibrio tra domanda e offerta” ha affermato Christian Roeloffs, cofondatore e amministratore delegato della piattaforma tecnologica Container xChange.
“La situazione di eccesso di offerta – ha aggiunto – non è una sorpresa perché i prezzi medi dei container e i tassi di leasing sono in calo a livello globale da settembre-ottobre 2021”.
Secondo Container xChange i noli container sono scesi in media circa del 20% dall’inizio del 2022 e continueranno a calare gradualmente anche se non si assisterà a un crollo importante perché le criticità di fondo nella catena di approvvigionamento sono ancora presenti. L’inflazione, ad esempio, ha iniziato a creare stress per l’economia statunitense e quella europea. Con l’inflazione e i blocchi indotti dalle pandemie, le interruzioni continueranno a modificare l’equazione tra domanda, offerta e prezzi. Nel lungo termine queste situazioni si attenueranno e si creerà un nuovo equilibrio normale tra domanda e offerta.
I dati pubblicati da Drewry indicano un eccesso di 6 milioni di Teu di capacità nella flotta globale di container. L’analisi di Container xChange afferma, oltre a ciò, che l’eccesso di offerta porterà ovviamente a richiedere più spazio per i depositi che già scarseggiano. In uno scenario in cui si ipotizza che le interruzioni della catena di approvvigionamento globale svaniranno con il passare del tempo, ci sarà una maggiore produttività nell’impiego dei container e saranno quindi necessari meno box per unità di carico. L’attenuazione delle disruption delle catene di approvvigionamento nei prossimi mesi dovrebbe portare infatti a una maggiore produttività e a un’eccedenza strutturale di container. Se si assisterà anche a un’ulteriore decrescita della domanda, aumenterà l’offerta di container disponibili per le spedizioni. È molto probabile, secondo Container xChange che si verifichi uno scenario in cui la capacità degli equipment non sarà completamente sfruttata.
“Questa situazione – scrivono gli analisti di mercato – porterà a una riduzione dello spazio nei depositi, i vettori si affretteranno ad alleggerirsi dei loro equipment più vecchi, i prezzi dei container di seconda mano continueranno a scendere gradualmente per poi raggiungere un nuovo livello normale e il mercato si assesterà”.
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