Fincantieri minaccia Wärtsilä in caso di ridimensionamento a Trieste
Possibile interruzione della collaborazione se il gruppo finlandese confermerà la chiusura della linea di produzione italiana. Anche Msc Crociere esprime preoccupazione
Fincantieri avrebbe intenzione di interrompere le collaborazioni strategiche per l’innovazione di prodotto su motori green con Wärtsilä, non ritenendo di poter continuare la partnership con il gruppo finlandese dopo l’annuncio di quest’ultimo dell’intenzione di ridimensionare lo stabilimento di produzione di San Dorligo della Valle (Trieste).
Lo avrebbe detto l’amministratore delegato di Fincantieri, Gianroberto Folgiero, secondo quanto riferito dall’Ansa, nel corso di un incontro svoltosi due giorni fa tra i vertici dei due gruppi, sollecitato da Fincantieri, in seguito alla vertenza Wärtsilä. Nel corso dell’incontro, da quanto è trapelato, l’amministratore delegato di Fincantieri Folgiero avrebbe rimarcato una “posizione estremamente risoluta” manifestando “estremo disappunto” per la situazione. Oltre a quella descritta, sarebbe un’altra la tematica sul tavolo: Fincantieri avrebbe prospettato l’intenzione di valutare tutte le azioni di natura legale, contrattuali ed extracontrattuali, per proteggere i propri interessi. Il riferimento è agli ordini assegnati allo stabilimento Wärtsilä di San Dorligo della Valle e al piano previsto delle consegne.
A valle dell’iniziativa di Fincantieri è arrivata oggi una dichiarazione di uno dei suoi maggiori clienti: “Condividiamo le preoccupazioni espresse dall’Ad di Fincantieri in merito alle eventuali ripercussioni che la chiusura della linea produttiva di Wärtsilä a Trieste potrebbe generare sulla cantieristica italiana” ha detto Pierfrancesco Vago, presidente esecutivo della divisione crociere del gruppo Msc. “Per l’intero settore crocieristico e per il gruppo Msc – la cui divisione crociere ha commesse importanti presso lo stabilimento di Monfalcone vicino a Trieste per la costruzione di nuove navi – la chiusura dello stabilimento di Wärtsilä sarebbe una perdita estremamente rilevante. Si tratta, infatti, di una realtà aziendale che ha dimostrato altissime professionalità che hanno negli anni contribuito a rendere completo e competitivo l’intero sistema della filiera cantieristica italiana. La sua chiusura comporterebbe anche una dispersione di maestranze specializzate che sarebbero costrette a trovare un impiego differente o addirittura a trasferirsi all’estero, andando a portare altrove il loro prezioso know-how. Ci auguriamo quindi che su questa decisione ci possa essere da parte di Wärtsilä un ripensamento, in quanto si rischia di compromettere l’efficienza e il valore del sistema della cantieristica navale in Italia”.
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