Leggi il nuovo inserto “Traghetti e crociere” di SHIPPING ITALY
In 47 pagine sono raccolte le interviste, gli approfondimenti, i numeri e le previsioni sul mercato delle navi bianche in Italia
Ripartenza. Il 2022 per il business dei traghetti e delle crociere è l’anno di un auspicato ritorno alla normalità dopo due anni di grande sofferenza a causa della pandemia di Covid che hanno chiuso in casa lavoratori e fermato scafi in banchina.
Le grandi navi da crociera sono tornate a salpare, il numero delle toccate nei porti italiani stanno tornando pressoché ai livelli del 2019 ma rimane ancora da raggiungere un tasso di riempimento soddisfacente per le compagnie armatoriali che già oggi non navigano più in perdita. I debiti nel frattempo però sono notevolmente saliti.
Meno hanno patito le compagnie di traghetti che comunque hanno dovuto fare i conti nel recente passato con capacità di trasporto passeggeri limitate per legge, hanno ottenuto ristori e ora confidano di poter tornare a vivere un esercizio con numeri gratificanti sia dal punto di vista delle persone e dei mezzi trasportati che dei risultati economici.
L’ultimo anno ha portato con sé un’evoluzione importante degli scenari di mercato che sono cambiati in maniera piuttosto radicale rispetto agli esercizi precedenti. Basti pensare nel settore dei traghetti al salvataggio del Gruppo Moby che ha dato vita a un’inedita alleanza con Msc e (presumibilmente) con la sua controllata Grandi Navi Veloci. Queste due compagnie nel corso dei prossimi anni porteranno sulle rotte italiane sei nuovi traghetti in costruzione in Cina. Grimaldi sta continuando a introdurre nuovi ro-ro sulle autostrade del mare e altre compagnie (Rfi, Snav, Caronte & Tourist, ecc.) hanno dato il via a programmi d’investimento che porteranno alla consegna di nuove generazioni di traghetti.
Il rinnovamento (soprattutto attraverso attività di retrofit e nuove costruzioni) del naviglio impiegato da e per i porti italiani dovrebbe vivere una nuova stagione di importante sviluppo grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che ha destinato molti fondi agli investimenti in nave. La parte forse più difficile in questo momento sembra essere quella di arrivare all’aggiudicazione dei bandi e dei relativi appalti per trovare chi quei nuovi traghetti (in particolare destinati allo Stretto di Messina, alla Regione Sicilia e alla laguna di Venezia) dovrà costruirli. Alcuni cantieri anche italiani sono in prima linea.
Resilienza e ripartenza sono le parole chiave anche per il mercato delle crociere che in Italia non significa solo occupazione diretta a bordo, ma anche indiretta in banchina e nell’indotto dove un gruppo come Fincantieri rappresenta oggi il principale player mondiale nella navalmeccanica. La notizia forse più importante del biennio appena trascorso è proprio quella che il portafoglio ordini di nuove navi faticosamente conquistato dall’Italia negli anni pre-Covid è rimasto pressoché immutato. Anzi recentemente un nuovo player di mercato (Four Season Hotels & Resorts) sembra essersi aggiunto alla lunga reference list del primo costruttore navale italiano.
Questo e molto altro è ampiamento documentato, raccontato e approfondito negli articoli e nelle interviste che compongono l’edizione 2022 dell’inserto Traghetti e Crociere curato dalla redazione di SHIPPING ITALY.
Buona lettura!
Nicola Capuzzo
Direttore responsabile
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