Authority dei Trasporti castiga Cin-Tirrenia per mancate informazioni su disservizi
Multa da 82mila euro per la compagnia di Moby. Avarie, ispezioni e riduzioni del personale non sono cause di forza maggiore che svincolano la compagnia dalla responsabilità degli omessi riscontri su 19 distinti reclami
Come riportato dalle cronache dello scorso anno, la stagione 2021 fu piuttosto travagliata per Compagnia Italiana di Navigazione, fra avarie, ritardi nelle partenze e disservizi vari, il tutto a valle della procedura concorsuale che nell’estate dell’anno scorso viveva i momenti di massima tensione.
A fornire evidenza di tutto ciò è oggi una delibera dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, che commina una multa da 82.050 euro alla società controllata da Moby ed erede del marchio Tirrenia.
La multa arriva ad esito di un’istruttoria e di un’interlocuzione fra Art e Cin durata mesi. L’iniziativa del garante prende le mosse dalla ricezione di reclami da parte di passeggeri su 19 distinti viaggi effettuati dalla compagnia fra luglio e novembre 2021. Ricezione a cui Art fece seguire la richiesta di altrettanti chiarimenti a Cin e, di fronte al silenzio della compagnia, altrettanti solleciti.
Solo tardivamente e parzialmente – contesta ora Art – la società avrebbe ottemperato, adducendo a giustificazione diversi fattori. Nel corso dell’estate 2021, in sintesi, si sarebbero verificati un numero eccezionale di avarie e un numero inusuale di ispezioni da parte dell’Autorità Marittima (causa queste di ulteriori ritardi nelle partenze), il tutto mentre Cin era alle prese con la chiusura della sede di Napoli e la riduzione del personale addetto ai reclami e di quello impiegato nell’ufficio legale, da cui il mancato riscontro alle richieste del Garante. Circostanze che secondo Cin dimostrerebbero “come i disservizi occorsi all’utenza e il mancato riscontro ai reclami furono determinati da un insieme di eventi e contingenze non ascrivibili alla responsabilità diretta di Cin”.
Una tesi respinta da Art: “La riduzione del personale è una scelta assunta autonomamente dalla Società e non può determinare il venir meno della responsabilità di Tirrenia (…). Le circostanze invocate da Cin a propria discolpa, con il richiamo della giurisprudenza comunitaria, non dipendono da eventi esterni o imputabili a terzi e non fronteggiabili con mezzi ordinari, ma a decisioni organizzative imputabili alla Società”. E anche le “le avarie delle navi e le ispezioni delle Autorità marittime a cui la Società riconduce le cause dei disservizi che hanno generato la presentazione di numerosi reclami non escludono la responsabilità della Società in riferimento al mancato o incompleto riscontro alle richieste di informazioni inviate dall’Autorità piuttosto confermano una carenza organizzativa e gestionale della Società”.
Da qui il calcolo della sanzione, attenuata in parte dai pur tardivi riscontri, in parte “in considerazione delle condizioni economiche” in cui versa la società.
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