De Falco: “Illegale imbarcare personale estraneo alla Gente di Mare”
Per il senatore e ufficiale della Capitaneria l’autorizzazione accordata ieri dal Mims a Gnv viola le convenzioni internazionali sulla sicurezza della navigazione
Come era prevedibile, l’anticipazione pubblicata da SHIPPING ITALY relativa all’autorizzazione, concessa dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili a Grandi Navi Veloci, a imbarcare personale non abilitato alla navigazione per far fronte alle carenze di personale ha già cominciato a suscitare reazioni.
Veemente quella di Gregorio De Falco, senatore del Gruppo Misto sulla via del ritorno verso il Corpo delle Capitanerie di Porto (colui che la notte del naufragio della Costa Concordia invitò invano il com.te Schettino a tornare a bordo della nave adagiata sugli scogli all’isola del Giglio). “Come risulta dalla rivista specializzata online SHIPPING ITALY, a causa della carenza di personale della gente di mare (che gli armatori vorrebbero assumere per il mese di agosto), il Ministro Giovannini, benché in scadenza, ha consentito, per ora a Gnv, di assumere per i servizi di bordo personale non appartenente alla gente di mare, in contrasto con la normativa interna e internazionale risalente ai primi del Novecento. In tal modo, il ministro che al participio presente risulta ‘scadente ‘, anche per la mancanza della facoltà di deroga, di cui invece si arroga il diritto, sta ritornando in modo anacronistico alle prassi anteriori al 1926, allorquando fu introdotta la convenzione internazionale per l’arruolamento della gente di mare”.
De Falco va al nocciolo del problema, cioè l’adeguatezza di tutto l’equipaggio ad affrontare le peculiarità e i pericoli della vita a bordo: “Si stenta a credere che la notizia sia vera, ma, se lo è, siamo di fronte a una incredibile e pericolosa sottovalutazione della importanza della sicurezza nella navigazione Marittima, poiché, all’occorrenza, il personale così imbarcato non sarebbe certo in grado di cooperare per assicurare la salvezza di sé e degli altri. Se così fosse, sarebbe l’ultimo scenario impietoso di un governo, scaduto, palesemente in avaria di regole e principi. Speriamo ancora di essere smentiti”.
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