Parte l’iter del nuovo Prp di Genova e Savona
Palazzo San Giorgio pubblica il bando: ci vorranno 18 mesi per la redazione oltre a quanto necessario per le autorizzazioni
Arrivato a superare i 20 anni il predecessore vigente, il nuovo Piano Regolatore Portuale del primo porto d’Italia ha cominciato oggi la sua gestazione amministrativa.
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, infatti, ha appena pubblicato il bando per la “redazione dei piani regolatori portuali degli scali di Genova e Savona/Vado Ligure comprensivi della relativa procedura di valutazione ambientale strategica e dei relativi approfondimenti tecnici, oltre al supporto nelle procedure approvative”.
Nella documentazione dell’ente si spiega di aver deciso di rivolgersi all’esterno perché “la redazione dei Piani Regolatori Portuali presenta profili di elevata complessità determinata da diversi fattori, tra cui la molteplicità delle funzioni presenti nei porti del sistema, la presenza di forti componenti industriali, la presenza di altre importanti infrastrutture, la presenza di ambiti urbani interni al demanio marittimo o confinanti con lo stesso, le ricadute ambientali derivanti dalle attività portuali e industriali, con conseguente necessità di specializzazioni molteplici che riflettono l’eterogeneità dei profili di approfondimento, tecnici (urbanistica, economia, ingegneria idraulica, etc) ambientali (chimico-fisiche, biologiche, estetico-culturali, e socioeconomiche) giuridici, economici e strategici con molteplicità delle professionalità da coinvolgere con elevata professionalità e specializzazione”. Tanto che “le caratteristiche del servizio, la molteplicità delle professionalità richieste e il carico di lavoro riconducibile allo svolgimento del servizio medesimo in tempi contenuti non sono compatibili con le attuali dotazioni organiche dell’Ente”.
Gli uffici della port authority ad ogni modo affiancheranno l’aggiudicatario in tutto il percorso. Le offerte vanno presentate entro il 29 settembre. La base di gara è di 1,6 milioni di euro (con quadro economico di circa 2 milioni). “La durata del servizio, intesa come somma delle diverse attività richieste, viene stimata in 18 mesi massimo dal conferimento dell’incarico (ovvero dal verbale di consegna in caso di esecuzione anticipata) ma il servizio si conclude con la data di approvazione definitiva dei Piani Regolatori Portuali da parte di Autorità di Sistema Portuale (…). Sono quindi esclusi nella durata sopra riportata i tempi di valutazione da parte di AdSP della documentazione predisposta dall’aggiudicatario e quelli connessi al rilascio di osservazioni, pareri, intese, autorizzazioni e quant’altro necessario per giungere all’approvazione definitiva dei PRP da parte di AdSP”. All’anno e mezzo quindi si aggiungeranno i mesi per l’iter approvativo.
Da notare infine come la documentazione faccia presente che “alcuni interventi infrastrutturali strategici per il porto di Genova sono stati inseriti nel Programma straordinario di investimenti urgenti” definito dal Decreto Genova e nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. “Considerata l’urgenza che li caratterizza e la norma speciale che ad oggi li disciplina, il soggetto aggiudicatario del servizio verrà prontamente informato da AdSP circa lo stato di avanzamento dell’iter approvativo e di cantierizzazione degli stessi al fine di coordinare la predisposizione degli strumenti di pianificazione con lo stato di avanzamento delle opere”.
A.M.
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