Delcomar: “Ragioni solo economiche dietro la mancata partecipazione alle gare sarde”
“Le procedure giudiziarie in corso non hanno in alcun modo limitato la libertà di partecipazione a gare pubbliche”, rimarca la compagnia
Dalla compagnia marittima Delcomar riceviamo e pubblichiamo questa precisazione relativa all’articolo “A vuoto le gare per i collegamenti tra la Sardegna e le sue isole minori“, pubblicato ieri sulla nostra testata.
In merito a quanto pubblicato in data odierna sulla vostra testata on-line, appaiono opportune e doverose alcune precisazioni.
La Delcomar non ha ritenuto di partecipare alle procedure di gara per ragioni squisitamente economiche. Le procedure giudiziarie in corso non hanno in alcun modo limitato la libertà di
partecipazione a gare pubbliche, mentre la conformità del naviglio ai servizi è, a tutt’oggi, certificata da tutti gli enti competenti quali: Ministero dei Trasporti, Capitanerie di Porto, R.I.Na.,
Ministero delle Telecomunicazioni e della salute.
Nello specifico, in merito al disinteresse che ha condotto la nostra società a non proporre offerte per le procedure bandite, si precisa che da attente analisi economiche e finanziarie dei documenti
di gara sono emerse criticità che non consentirebbero alcun utile di gestione del servizio nell’interesse della Società. Il contratto di servizio proposto, infatti, risulta avere condizioni
peggiorative anche rispetto all’attuale, che già versa in stato di sottocompensazione degli oneri di servizio pubblico sin dal primo periodo regolatorio.
Tra le criticità riscontrate, rivestono particolare importanza:
– La richiesta di numerose corse aggiuntive e di un nuovo servizio come il collegamento marittimo notturno sulla tratta Carloforte Portovesme, in assenza di un proporzionale aumento degli importi a base d’asta;
– I rigidi limiti contrattuali alla compensazione di fondamentali e necessarie voci di costo (manutenzioni straordinarie, etc.);
– Gli incrementi di costo che restano a carico del gestore, tra i quali, ad esempio quelli contrattuali dei lavoratori (aumenti, scatti di anzianità, personale extra tabella, etc) e le variazioni del costo del carburante legate a maggiori quantità consumate, per esempio per avverse condizioni meteo.
– La predeterminazione dell’indice di calcolo della remunerazione del capitale investito, unica forma di utile per la società in tutti i contratti di servizio, su valori eccessivamente bassi per
garantire la minima marginalità necessaria, a fronte dei gravosi e rischiosi impegni contrattuali.
Per quanto sopra evidenziato, allo scopo di tutelare l’immagine della Società, già lesa dall’evidenza mediatica di una procedura giudiziaria, è opportuno rimarcare che nessun impedimento esterno ha vincolato la partecipazione alle procedure pubbliche di gara per l’affidamento di tali servizi.
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