Autamarocchi non riottiene l’autoparco di Pra’ nemmeno in Consiglio di Stato
Per poter tornare ad utilizzare la struttura a servizio del terminal Psa di Genova l’impresa triestina dovrà attendere l’esito dell’istanza formulata nel 2018
Autamarocchi rischia di perdere il miniautoparco adiacente al terminal Psa di Pra’, a Genova, il maggior terminal container gateway italiano.
Anche in Consiglio di Stato, infatti, la società di autotrasporto triestina, uno dei maggiori operatori nazionali nel trasporto su strada di container, ha dovuto incassare una sconfitta, col rigetto dell’appello per il ribaltamento della sentenza con cui il Tar le aveva dato torto in un contenzioso a riguardo dell’area con l’Autorità di Sistema Portuale genovese.
L’ente sul finire del 2020 aveva ingiunto ad Autamarocchi lo sgombero degli spazi occupati a Pra’. Secondo Adsp, infatti, la società non aveva più titolo a restarvi, dal momento che ciò che l’autorizzava era una convenzione con Finporto, concessionaria dell’area controllata dall’ente stesso. Con la messa in liquidazione di Finporto la convenzione sarebbe quindi venuta meno. Tesi accolta dal Tar e sposata oggi dal Consiglio di Stato, rigettando anche la pretesa di Auta Marocchi del silenzio-assenso che si sarebbe intanto generato alla richiesta di concessione per un’area, più ampia, comprendente anche quella oggetto della querelle che la società aveva presentato nel febbraio 2018.
Per i giudici, infatti, alle concessioni non può essere applicato tale principio. Ad Autamarocchi, quindi, non resta che attendere l’esito della summenzionata istanza, pendente da oltre quattro anni.
A.M.