Giù il Baltic Dry Index, a picco il segmento Capesize
L’indice che rileva l’andamento dei noli delle portarinfuse è sceso ieri a 1.320 punti (-5,3%), segnando un -20% per le sole navi di taglia più grande
Affossato in particolare dall’andamento delle navi capesize, il Baltic Dry Index è nel mezzo di un calo che l’ha riportato a un livello che non si vedeva dall’inizio del 2022.
L’indice composito, il cui valore è calcolato considerando anche unità panamax e supramax, nella giornata di ieri 18 agosto si è assestato a quota 1.320, con un declino di 74 punti ovvero del 5,3% dalla sessione precedente. Per un confronto, si può rilevare che solo tre giorni prima, a Ferragosto, segnava 1.404 punti mentre il picco del 2022, raggiunto lo scorso 23 maggio, lo dava a 3.364 punti.
Sulla tendenza pesa soprattutto il calo registrato dal Baci, l’indice specifico del segmento delle navi con maggior portata, ovvero di taglia capesize, piegato a 816 punti (-216, ovvero -20%) dalla flessione della domanda di acciaio e di minerale di ferro. Attualmente il nolo medio per una unità con capacità di 150mila tonnellate è di 7.188 dollari ovvero 1.790 in meno dall’ultima rilevazione.
In flessione anche il Bpni, che rileva l’andamento delle unità panamax. In calo dallo scorso 25 luglio, nell’ultima sessione ha perso 56 punti, assestandosi su 1.749 punti, mentre il valore del nolo per unità di questa taglia è sceso di 504 dollari a 15.738.
In controtendenza solo quindi il Bsis, l’indice relativo alle navi supramax, che, in crescita per la quinta sessione consecutiva, è salito di 39 punti a 1.698, toccando la miglior performance degli ultimi 5 mesi.
Meglio andrà, però, nei prossimi mesi. Secondo Yiannis Parganas, esperto della società Intermodal interpellato da Reuters, la ripresa della domanda di carbone favorita dall’impennata dei prezzi di petrolio e Gnl, l’embargo Ue sul carbone russo (divenuto effettivo lo scorso 10 agosto) e il parallelo aumento delle esportazioni colombiane e sudafricane verso l’Europa sono tutti fattori che potrebbero spingere in alto l’indice già durante l’ultimo trimestre 2022.
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