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Monzani: “Stazioni Marittime pronta a dare battaglia per le aree dell’ex carbonile Enel”
Il presidente del terminal ventila la possibilità di impugnare al Tar la delibera nel caso in cui la propria istanza di concessione non venisse accolta
Per i 14.000 metri quadrati dell’area ex carbonile Enel nel porto di Genova si profila all’orizzonte una delle prossime contese (probabilmente anche legali) fra due big dello scalo: da una porta il Genoa Port Terminal del Gruppo Spinelli e dall’altra Stazioni Marittime di Genova, controllata da Msc (attraverso Msc Crociere e Grandi Navi Veloci) ma partaecipata anche dalla locale port authority.
L’aggiudicazione di questo prezioso e ambito lembo di terra doveva essere esaminata e votata ieri dal Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale ma è stato tutto rinviato al prossimo 31 agosto “per ulteriori approfondimenti”. E’ stata la Commissione consultiva (fra i cui rappresentanti siede Matteo Catani, a.d. di Grandi Navi Veloci in rappresentanza di Assarmatori), a cui sarebbe dovuto seguire appunto il Comitato di gestione, a chiederne il rinvio per avere maggiori elementi per esaminare la situazione. Oltre a Spinelli e Stazioni Marittime anche Superba (depositi costieri del Gruppo Pir) e Sogeco (azienda di deposito e riparazione container che cerca nuovi spazi nel capoluogo ligure) hanno presentato istanza di concessione ma a giocarsi la partita sono in due.
La proposta di delibera dell’Adsp presieduta da Paolo Emilio Signorini indicava come preferibile l’assegnazione a Spinelli, che prevede anche un incremento occupazionale di 7 unità mentre Stazioni Marittime, ma Gnv (in qualità di cliente del terminal) ha spiegato che quello spazio è indispensabile per continuare a operare e garantire i traffici di rotabili e gli occupati. Soprattutto perchè attualmente il terminal traghetti sfrutta ulteriori 15.000 mq di aree a calata Bettolo (in virtù di licenze temporanee rinnovate più volte) alle quali prossimamente dovrà rinunciare quando partiranno i lavori di infrastrutturazione della banchina che per metà è già occupata da Terminal Bettolo (che movimneta container).
I componenti della consultiva, dai sindacati (che hanno chiesto garanzie occupazionali e sicurezza sul lavoro), agli agenti marittimi, spedizionieri e trasportatori, hanno deciso di non votare il parere e hanno chiesto il rinvio per avere più informazioni a disposizione per decidere.
Edoardo Monzani, presidente di Stazioni Marittime, a SHIPPING ITALY sottolinea che “quella per quei 14.000 mq è una battaglia esistenziale per il nostro terminal. I traffici ro-ro di Grandi Navi Veloci, compagnia che oggi ha una flotta di 25 navi, negli ultimi anni sono progressivamente cresciuti e per noi è indispensabile poter diporre di un’area dove parcheggiare i semirimorchi sbarcati dalle navi in attesa di essere prelevati dagli autotrasportatori. Dovendo far convivere camion, auto e crocieristi non possiamo fare a meno di superfici aggiuntive”.
Il rischio, per Stazioni Marittime, “è quello di perdere traffici perchè in assenza di spazi sufficienti Grandi Navi Veloci inevitabilmnete guarderà ad altri porti”. Per questa ragione il terminal promette battaglia: “Dall’Adsp abbiamo finora ricevuto risposte superficiali; se dovesse essere respinta la nostra istanza convocherò il nostro Consiglio d’amministrazione per valutare l’impugnazione della relativa delibera del Comitato di gestione”.