Dal Mims 8 milioni per 8 Zes nella speranza che prendano il largo
Destinatarie di questi fondi per lo sviluppo sono le seguenti Zone economiche speciali: Abruzzo, Calabria, Campania, Ionica Interregionale Puglia-Basilicata, Adriatica Interregionale Puglia-Molise, Sicilia Orientale, Sicilia Occidentale, Sardegna
Una nota del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha reso noto che il ministro Enrico Giovannini ha firmato il decreto che ripartisce ulteriori risorse, pari a circa 27 milioni di euro, per la realizzazione di infrastrutture idriche di particolare rilevanza e per dare nuovo impulso allo sviluppo infrastrutturale delle Zone Economiche Speciali (Zes). Le risorse derivano dal Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review di infrastrutture già finanziate, e riguardano interventi coerenti con l’Allegato Infrastrutture, logistica e mobilità al Documento di Economia e Finanza (DEF) 2022.
“Otto milioni di euro sono destinati alla progettazione di interventi infrastrutturali per sostenere lo sviluppo delle aree Zes (Abruzzo, Calabria, Campania, Ionica Interregionale Puglia-Basilicata, Adriatica Interregionale Puglia-Molise, Sicilia Orientale, Sicilia Occidentale, Sardegna)” spiega una nota del dicastero romano, che aggiunge: “Il decreto del Ministro segue l’intesa acquisita in sede di Conferenza Unificata il 3 agosto 2022 e attua quanto previsto nell’Allegato Infrastrutture, logistica e mobilità del Documento di Economia e Finanza (Def) 2022, che destina tali risorse “ad ulteriore supporto delle politiche già intraprese per lo sviluppo del settore idrico, intende ampliare la destinazione del fondo progettazione opere prioritarie per consentire il finanziamento della progettazione (a livello di PFTE) di infrastrutture idriche di particolare rilevanza ed entità, facenti parte del Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico, e aventi come soggetto attuatore soggetti che non riescono a provvedere con risorse autonome allo sviluppo della progettazione”, nonché per dare nuovo impulso allo sviluppo delle Zone Economiche Speciali (ZES).
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