Primo semestre a rilento nei porti campani
Le buone performance di Napoli nella prima metà dell’anno non sono bastate a compensare il calo di Salerno
I primi sei mesi dell’anno si sono chiusi con un calo del 2,2% rispetto al primo semestre del 2021 negli scali campani (Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia) amministrati dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, per un totale di 16,2 milioni di tonnellate movimentati.
A segnare il passo le merci unitizzate: -4,1% per i container (5,7 milioni di tonnellate) e -6,7% per i ro-ro (6,2 milioni di tonnellate). Performance che la ripresa delle rinfuse liquide (+11%, 2,8 milioni di tonnellate) non è bastata a compensare. Scontata, dopo due anni di pandemia, la ripresa del settore passeggeri, siano quelli dell’arcipelago campano e dei traghetti (+123,5%, 1,6 milioni), siano i crocieristi (+568%, 322mila).
Opposti però i trend degli scali maggiori. I 9,4 milioni di tonnellate di Napoli sono valsi un +9,8% sul primo semestre 2021. Oltre al succitato dato delle rinfuse liquide (movimentate solo a Napoli), buoni i risultati di container (+7,3%, 3,5 milioni di tonnellate, +8,8% in termini di Teu con 355mila contenitori da 20 piedi movimentati) e ro-ro (+7,7%, 2,3 milioni di tonnellate).
Negativi invece i risultati di Salerno, con un calo del 15% rispetto a un anno fa e 6,8 milioni di tonnellate movimentate nei primi sei mesi dell’anno. Il traffico contenitori ha fatto registrare un -18,3% quanto a tonnellate (2,2 milioni di tonnellate) e -12,4 in Teu (184mila), mentre il traffico ro-ro è sceso del 13,5%, a 3,9 milioni di tonnellate.
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