Il Timt di Trieste si prepara a spostarsi e ad allignare
Per i lavori alla viabilità portuale e al confinante Tmt il terminal di Ulusoy e Samer dovrà spostarsi sul lato sud del Molo VI, ottenendo per contro un allungamento della concessione
Come in molti scali anche a Trieste i lavori per lo sviluppo infrastrutturale costringono ad una riorganizzazione dell’assegnamento delle aree ai diversi operatori portuali.
C’è questa motivazione dietro l’istanza appena presentata all’Autorità di Sistema Portuale giuliana da Timt – Trieste Intermodal Maritime Terminal per ottenere una concessione di 19 anni su circa 24mila mq “del Molo VI del Punto Franco Nuovo del Porto di Trieste – già in concessione alla Europa Multipurpose Terminal S.p.A., che vi ha rinunciato in data 13.07.2022 – al fine di implementare l’attività terminalistica già svolta dalla richiedente nelle aree ad essa attualmente in concessione, mediante un più ampio piano di investimento e sviluppo a lungo termine”.
A dettagliarlo è Enrico Samer, numero uno del gruppo che controlla il 45% della società (il 55% è del gruppo turco Ulusoy, che opera i collegamenti ro-ro costituenti il traffico di Timt): “Il terminal è attualmente collocato nelle vicinanze del varco numero 4, il principale ingresso del porto, area che sarà soggetta ad un’ampia rivisitazione per migliorare la viabilità interna dello scalo. Inoltre le banchine, data la loro adiacenza, sono state scelte come area di cantiere per i lavori di ampliamento del Trieste Marine Terminal, sul Molo VII. Lo spostamento sul Molo VI è quindi la necessaria soluzione individuata per la prosecuzione dell’attività”.
Se la cosa andrà in porto – la pubblicazione dell’istanza è finalizzata proprio a verificare che non vi siano opposizioni di terzi a questa riorganizzazione – Timt sarà chiamata ad alcuni investimenti per infrastrutturare la nuova area, motivo però per un allungamento di una concessione decennale altrimenti in scadenza a fine anno: “Il lato sud del Molo VI non è dotato di una rampa necessaria per il traffico ro-ro operato dai clienti del terminal, serviranno quindi investimenti per circa 3-4 milioni” conclude Samer.
Con lo spostamento, Timt occuperà circa 1/3 del Molo VI, mentre gli altri 2/3 resteranno a Emt, società controllata dal gruppo turco Ekol, da tempo oggetto delle mire dei danesi di Dfds, soci di Samer (60 e 40% rispettivamente) nella Samer Seaports & Terminals concessionaria dei 175mila mq del Molo V di Riva Traiana.
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