Sospeso lo sciopero dei portuali a Livorno
L’Adsp convoca le parti, ma il sindacato avverte: “È una tregua armata, senza garanzie la mobilitazione ripartirà”
A partire dalle ore 12 di oggi è stato sospeso lo sciopero dei lavoratori del sistema portuale livornese, che, cominciato ieri, prevedeva lo stop per due ore al giorno per 8 giorni e due giorni di fermo totale. La decisione delle segreterie provinciali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti è stata presa a seguito della richiesta di incontro avanzata in mattinata dall’Autorità di sistema portuale.
Il tavolo – a cui parteciperanno sindacati, authority e organizzazioni datoriali – è stato convocato per domani mercoledì 14 settembre alle ore 10 a Livorno presso Palazzo Rosciano, sede dell’Autorità di sistema portuale. Sempre davanti a Palazzo Rosciano, in concomitanza alla riunione, si terrà un presidio dei delegati sindacali del porto.
“La decisione di sospendere lo sciopero – spiega una nota delle organizzazioni sindacali – è stata molto sofferta. Per riaprire il tavolo di confronto l’authority ci ha però chiesto come condizione essenziale la revoca o almeno la sospensione dello sciopero. Per senso di responsabilità e per riprendere il dialogo è stato perciò deciso di sospendere lo sciopero, in attesa di verificare quello che accadrà nel corso della riunione che si terrà domani”.
Stamani i lavoratori dei primi due turni hanno scioperato per due ore, com’era previsto dal programma dello sciopero. Dalle 9.30 alle 11.30, davanti al varco Galvani del porto di Livorno, si è tenuta un’assemblea con i lavoratori, per discutere appunto sulle questioni oggetto della mobilitazione. Al termine dell’assemblea è arrivata la richiesta di incontro avanzata dall’authority: dopo un confronto in merito alla possibilità di riaprire il tavolo, è stato deciso di sospendere lo sciopero.
“A partire dalle ore 12 – conclude la nota – i lavoratori del sistema portuale livornese hanno perciò ripreso a lavorare. Sia chiaro, si tratta di una tregua armata. Le organizzazioni datoriali hanno ben chiaro le richieste dei sindacati. Senza garanzie chiare e concrete su salute, sicurezza e salario la mobilitazione è pronta a ripartire”.
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