Presentati da Euroports gli ultimi investimenti effettuati a porto Marghera
Fra i 7 milioni di euro spesi spicca la nuova gru mobile Liebherr in grado di movimentare fino a 1.000 tonnellate di rinfuse l’ora
Il terminalista Euroports ha presentato i suoi ultimi investimenti effettuati a Porto Marghera, tra cui spicca una nuova gru mobile Liebherr installata presso la banchina Piemonte. Più nel dettaglio si tratta di una macchina a basse emissioni, con una portata totale di 144 tonnellate, sbraccio massimo fino a 54 metri e capacità di scaricare fino a 1.000 tonnellate di rinfuse ogni ora.
La nuova gru è stata acquisita nell’ambito di più un ampio piano di investimenti sulle infrastrutture portuali dell’area di Venezia, con l’obiettivo di potenziare e garantire i migliori servizi di logistica portuale.
L’investimento complessivo di Euroports nell’area, nel corso dell’ultimo anno, è stato di circa 7 milioni di euro che hanno permesso l’acquisto della nuova gru, di pannelli solari e sette moderne pale meccaniche per movimentare e scaricare treni e camion, oltre a una fossa per lo scarico dei treni merci.
“L’area portuale di Porto Marghera ha la possibilità di trasformarsi nell’hub più importante dell’Adriatico per quanto riguarda il traffico merci del comparto agroalimentare e acciaio” ha commentato l’amministratore delegato dell’azienda, Pablo Garcia Muñiz. “Già da ora questa area portuale offre le migliori risorse in termini di professionalità, servizi e capacità operative per raggiungere tale obiettivo”.
Nel 2025 scadrà la concessione, che Euroports conta di rinnovare per poi investire altri 50 milioni di euro per la razionalizzazione dell’area che si affaccia sul canale Malamocco-Marghera e sull’efficientamento energetico.
Per il presidente dell’Autorità portuale veneta, Fulvio Lino Di Blasio, “l’impegno del gruppo a investire ulteriormente in tecnologia, dopo i recenti investimenti nelle fonti energetiche rinnovabili, è un segnale importante per gli scali lagunari che intendono consolidare il proprio ruolo strategico per il sistema Paese, anticipando i cambiamenti in corso a livello internazionale nelle catene logistiche”.