Aldo Spinelli: “L’affare con Hapag nell’interesse dei miei collaboratori. Altri due gruppi erano interessati”
L’esperto imprenditore genovese manda messaggi distensivi e di stima anche al collega e socio Gianluigi Aponte. Ora aspetta la nuova diga e prepara 250 milioni d’investimenti
Pochi minuti dopo il comunicato stampa con cui Hapag Lloyd ha confermato l’acquisto di una partecipazione di minoranza (49%) nella Spinelli Srl, il presidente Aldo Spinelli risponde al telefono senza ancora sapere che l’affare era stato pubblicamente comunicato dal suo nuovo socio. Dopo aver letto le poche righe di comunicazione rilascia volentieri a SHIPPING ITALY la prima intervista per commnentare questa operazione per la quale le negoziazioni andavano avanti dal mese di giugno del 2021.
Spinelli da Hapag Lloyd è arrivato l’annuncio delle firme apposte su un accordo importante, è soddisfatto? A questo punto manca solo il via libera dell’Antitrust per chiudere l’operazione…
“L’antitrust cosa può dire? Hapag Lloyd ha le navi e noi abbiamo tutto quello che serve per lavorare a terra. Il commento che posso fare io è questo. A dicembre festeggeremo 60 anni d’attività nella logistica. Siamo partiti con due mezzi e oggi siamo presenti in tutta l’Italia come gruppo logistico.”
Hapag Lloyd non voleva comprarsi il 100%?
“No, il 100% lo volevano altri due gruppi…”
Uno di Ginevra (Msc) e l’altro?
“A Ginevra volevano la quota del fondo Icon ma un altro gruppo grosso voleva il 100% e si parlava di centinaia e centinaia di milioni. Ma io assolutamente ho detto che del mio gruppo non cederò mai la maggioranza a nessuno.”
Neanche di fronte a centinaia di milioni sul piatto? Secondo indiscrezioni il 100% di Spinelli Srl veniva valutato dal fondo Icon circa 500 milioni.
“No, guardi, io aspetto la nuova diga foranea del porto di Genova. Voglio essere un terminal dove i miei armatori possono portare tutte le navi, non solo quelle limitate a 306 metri di lunghezza. Noi li rispetteremo. I miei fedelissimi armatori saranno rispettati al 100% tutti, come i miei clienti che da 60 anni lavorano con noi.
Ugualmente sarà rispettato il gruppo di Gianluigi Aponte di cui mi onoro di avere società insieme al Terminal Rinfuse Genova.”
Il comandante Aponte non sarà molto contento di questa operazione chiusa con Hapag Lloyd perché avrebbe voluto comprare lui…
“Eh lo so però guardi, questi hanno i volumi che io cercavo. Oggi Hapag Lloyd come volumi sono i clienti principali dei porti di Genova e di Livorno; Aponte ha mille terminal capisce… Non può garantire i volumi che invece mi assicurano i tedeschi, questi hanno dato totale garanzia (sui traffici, ndr). Noi non abbiamo pensato ai soldi ma con Hapag Lloyd abbiamo garantito il futuro dei nostri dipendenti in tutta l’Italia. Soprattutto i miei collaboratori che mi hanno fatto diventare grande perché sono partito con due mezzi e tutto questo lo devo ai miei manager, ai miei collaboratori e in primis a mio figlio Roberto. Perché ha la fortuna di parlare inglese, l’ho fatto studiare alla Columbia University e devo dire che i frutti si vedono. Mantenendo la maggioranza azionaria ho pensato ai miei dipendenti e ai loro figli e nipoti.”
Oltre a Msc chi era l’altro pretendente?
“Era un gruppo che completava il nostro mosaico in tutti i porti italiani perché siamo presenti a Spezia, a Livorno, a Milano, a Padova, a Gioia Tauro, a Salerno; però diciamo che come porti completava un po’ tutto Genova, Livorno e Venezia. Perché abbiamo 100.000 mq a Livorno però all’esterno.”
Questa descrizione suggerisce come identikit quello dei fondi Infracapital e Infravia che hanno una quota di minoranza in Psa Italia e controllano il Terminal Darsena Toscana…
“Io anni fa avevo offerto per la Darsena Toscana 23 miliardi e invece chi l’ha preso ne aveva offerto 17. Io avevo portato via la Tirrenia e l’avevo data al mio giocatore Lucarelli (Lucarelli Terminal Livorno, ndr) e i portuali me l’hanno fatta pagare.”
Sa che anche a Livorno recentemente era stato proposto ad Hapag Lloyd di entrare nel capitale del Terminal Darsena Toscana?
“Eh ma sicuramente. Armatori come questo che ti garantiscono 1,4 milioni di Teu non ce ne sono altri in Italia con volumi così su Genova e Livorno.”
Finché non ci sarà la nuova diga solo una piccola parte di questo milione e 400 mila Teu potrà essere movimentato al vostro Genoa Port Terminal. Nel frattempo?
“Oggi Hapag Lloyd rappresenta il 30% dei nostri armatori al terminal, quindi l’altro 70% ce l’hanno gli altri clienti armatori che noi rispetteremo e saranno fatti gli stessi contratti e le stesse condizioni e non un centesimo di più o di meno. Saranno tutti trattati alla pari, questo vorrei che lo sottolineasse. I nostri armatori che ci hanno fatto diventare grandi…
Abbiamo iniziato con Cma Cgm, Borchard, poi Cotunav, poi Maersk, Cosco, Arkas ed Evergreen. Oggi abbiamo al terminal tutti gli armatori esclusa Msc che ha i suoi terminal ma noi rispettiamo Gianluigi Aponte perché è uno dei più grandi imprenditori logistici. Noi rispetteremo tutti. Questa operazione non cambia niente se non per il fatto che invece che avere un fondo d’investimento come socio abbiamo un partner che ci porta degli utili. Ci porterà soprattutto lavoro.”
Con questo nuovo socio le prossime mosse in termini di investimenti per Spinelli quali saranno?
“Guardi che qua al terminal avremo già investimenti programmati per 250 milioni, per cui dobbiamo anche calmarci un pochettino. Parlo di riempimenti, stiamo facendo i binari ferroviari tutti pagati da noi nuovi, li allunghiamo, nuove asfaltature, nuove aree dell’Enel, ecc. Siamo in completa espansione perché è chiaro che ci servano nuove aree.”
Da come parla sembra molto fiducioso che le aree all’ex carbonile Enel di Genova verranno aggiudicate al vostro gruppo e non a Stazioni Marittime…
“Ce le hanno già assegnate, non è che verranno date a noi.”
Manca il voto favorevole del Comitato di gestione…
“Io non mi preoccupo perché facciamo 6 contenitori per metro quadrato. Non c’è nessuno a Genova che possa dire di usare gli spazi più di noi.”
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY