Onorato guida la classifica dei ristori anticovid al cabotaggio
Ripartiti gli aiuti stanziati a copertura degli oneri contributivi per gli equipaggi delle navi nei registri nazionali: il gruppo Moby s’aggiudica quasi 5 milioni di euro
Dopo il via libera della Commissione Europea a maggio, ad agosto il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha definitivamente individuato le imprese ammesse al beneficio di cui all’articolo 88 del decreto legge n. 104/2020, il cosiddetto Dl Agosto. Si tratta della norma che ha consentito di estendere ai marittimi comunitari imbarcati su navi iscritte nei registri nazionali, battenti bandiera comunitaria e appartenenti a società con sede o stabile organizzazione in Italia – invece che ai soli componenti gli equipaggi delle navi del Registro Internazionale – gli sgravi contributivi previsti dalla legge istitutiva di quest’ultimo.
A saltare all’occhio nell’elenco che pubblichiamo qui è innanzitutto la cospicua differenza fra quanto richiesto ed erogato dalle compagnie di navigazione interessate e la cifra messa a disposizione dal Mims. Per 2020 e 2021, infatti, il limite di spesa era di 28 e 84 milioni di euro rispettivamente (sarà di 7 milioni di euro per il 2022), ma le richieste non hanno complessivamente superato i 30 milioni di euro.
Le domande sono state numerosissime, dato che alla misura hanno potuto accedere non solo le navi impegnate nel trasporto passeggeri, nel cabotaggio, nel bunkeraggio e nel supporto alle piattaforme, ma anche tutti i battelli impegnati in servizi turistici locali. La fetta maggiore se l’è accaparrata il gruppo Moby, con circa 4,6 milioni di euro suddivisi fra Moby e Toremar e poco meno di 300mila euro a Compagnia Italiana di Navigazione.
Al secondo posto le compagnie facenti riferimento a Gianluigi Aponte e al gruppo Msc. Navigazione Libera del Golfo ha avuto quasi 1,5 milioni di euro, Snav poco meno e Laziomar, che a Snav appartiene per un terzo, quasi 1 milione di euro. Forti anche i contributi agli altri due soci della compagnia dell’arcipelago pontino. Ad Alicost, Alilauro e Alilauro Gruson (marchi riferibili all’armatore napoletano Salvatore Lauro) sono andati circa 1,2 milioni di euro, mentre la Medmar della famiglia D’Abundo ha ottenuto quasi 1,3 milioni. Fra gli altri armatori del comparto traghetti 2 milioni di euro sono andati a Caronte&Tourist Isole Minori, poco meno di 600mila euro a BN di Navigazione (BluNavy), poco più di 500mila a Corsica Ferries e quasi 400mila a Meridiano Lines.
Sul fronte mercantile gli importi maggiori sono stati assegnati agli operatori del bunkeraggio, del cabotaggio cisterniero e del supporto alle piattaforme offshore: oltre 1,7 milioni di euro per la genovese Ciane, quasi 1,2 milioni alla livornese Dalmare, 610mila a Sarda Bunkers, euro540mila alla romana PB Tankers, 460mila alla veneziana Petromar, 350mila alla triestina Ocean, 350mila alla siracusana Anapo,
A.M.
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