La Uhl Fusion ha lasciato Trieste lasciando a terra i motori Wartsila
Le speranze dei lavoratori sono ora appese al pronunciamento del giudice del lavoro del Tribunale giuliano
“Le segreterie di Fim, Fiom e Uilm esprimono soddisfazione per la partenza della Uhl Fusion”, la nave heavy lift incaricata dai cantieri sudcoreani Daewoo di ritirare e trasportare i motori marini prodotti dallo stabilimento Wartsila di Trieste e rimasti ostaggio delle proteste dei lavoratori dopo l’annuncio del piano ‘lacrime e sangue’ di delocalizzazione annunciato dal gruppo finalndese. La nave, rimasta in rada a Trieste per più di 3 settimane, “oggi ha levato l’ancora ed è salpata senza motori” hanno annunciato i sindacati in una nota.
“Abbiamo vinto una piccola battaglia in una guerra ancora lunga” hanno aggiunto i rappresentanti dei lavoratori di Wartsila. Nei giorni scorsi le sigle sindacali avevano annunciato un presidio e lo sciopero dei portuali nel caso in cui la nave fosse attraccata e avesse cercato di imbarcare i 12 motori in autoproduzione, dunque tramite l’utilizzo delle gru di bordo e dei marittimi della Uhl Fusion per cercare di bypassare le proteste dei portuali.
La battaglia per provare a salvare i 450 posti di lavoro messi a rischio dalla procedura avviata da Wartsila si giocherà ora sempre più a livello politico; la vertenza è sul tavolo del Ministero dello sviluppo economico (Mise) e proprio nei giorni scorsi il governo ha approvato un emendamento al decreto Aiuti ter per inasprire le norme sulle delocalizzazioni.
Ora è sul piano legale che si concentrano nell’immediato le speranze di lavoratori e sindacati. Nei prossimi giorni potrebbe infatti arrivare la decisione del giudice del lavoro del Tribunale di Trieste al quale le organizzazioni sindacali hanno presentato ricorso per comportamento antisindacale da parte dell’azienda. L’udienza, dopo un primo rinvio, è in programma il 21 settembre. Al ricorso dei sindacati si è unita anche la Regione Friuli Venezia Giulia, che a sua volta ha presentato un esposto contro la procedura: l’udienza in questo caso è fissata per il 28 settembre e anche in questo caso i tempi per la decisione non dovrebbero essere lunghi. Se il ricorso venisse accolto potrebbe essere sospeso e invalidato il procedimento posto in essere da Wartsila.
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