Sciopero per la sicurezza su navi Gnv a Genova
I sindacati confederali hanno proclamato per lunedì un’astensione dal lavoro di 24 ore. La compagnia contesta e replica
I sindacati confederali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato per lunedì 3 ottobre 24 ore di sciopero di tutti i lavoratori presso il terminal Grandi Navi Veloci di Genova, vale a dire a Stazioni Marittime.
Le organizzazioni sindacali in una nota hanno evidenziato alcuni aspetti critici legati alla sicurezza facendo riferimento a un episodio avvenuto giovedì sera: “Siamo venuti a sapere che a bordo della motonave Allegra i lavoratori hanno riscontrato gravi carenze sulla sicurezza e hanno chiamato gli Rls di sito (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ndr) e gli organi competenti. Questi ultimi hanno riscontrato anomalie e da quanto ci risulta hanno fatto al comando nave segnalazioni di difformità e carenze trovate a bordo”.
Dopodiché Grandi Navi Veloci “per ‘superare” le mancanze sulla sicurezza ha pensato bene di sostituire i lavoratori della Culmv con proprio personale a tempo determinato” attaccano ancora i sindacati. “Ricordiamo tra l’altro – hanno concluso Poggi e Ascheri (Filt Cgil), Scognamillo e Bottiglieri (Fit Cisl), Gulli e Nocerino (Uiltrasporti) – che il tema della sicurezza nel settore ro-ro è oggetto in questi giorni di una discussione del comitato igiene e sicurezza per trovare soluzioni alle diverse criticità riscontrate nel comparto. Riteniamo grave quanto avvenuto e inaccettabile il comportamento dell’azienda, sia dal punto di vista della sicurezza che verso i lavoratori coinvolti”.
Diametralmente opposta la versione di Grandi Navi Veloci che in una scrive: “A GNV non risulta nessuna grave carenza sulla sicurezza, che peraltro sarebbe stata segnalata con disposizione di immediati correttivi dalla autorità preposte salite a bordo per ispezionare la nave durante lo svolgimento delle operazioni di carico e scarico. Le attività si sono svolte in conformità alle procedure di sicurezza previste e, in particolare, alle disposizioni del manuale in dotazione alla nave, il Cargo Securing Manual, aggiornato nel corso dell’anno in applicazione delle norme internazionali di riferimento e approvato dalle autorità competenti”.
La compagnia ritiene quindi che “lo sciopero sia basato su elementi errati, dunque assolutamente ingiustificato.
Riguardo al tema sperifico dell’ancoraggio dei semirimorchi, va osservato che quest’anno sono stati rivisti i Cargo Securing Manual delle navi, approvati da tutte le autorità competenti, sia italiane che internazionali, che specificano le nuove condizioni di rizzaggio. Queste ultime prevedono che, per ancorare i semirimorchi, debbano essere utilizzati appositi cavalletti presenti a bordo delle navi e non le zampe del semirimorchio stesso. È una procedura internazionale correntemente applicata alle navi ro/ro – e progressivamente utilizzata anche sulle navi della flotta GNV, già a partire dall’estate – dovuta al fatto che le zampe dei semirimorchi, brevettate per lo stazionamento sulla terra ferma, non sono strutturate, al pari del ponte della nave, per reggere le accelerazioni e le sollecitazioni a cui i mezzi sono sottoposti in nave. Al fine di garantire lo stazionamento a bordo in condizioni di sicurezza, le navi sono dotate quindi di cavalletti e di altri dispositivi brevettati allo scopo”.
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