Prorogata la gara per i due traghetti veloci di Rfi per lo Stretto
Estesa di un mese la scadenza della procedura, del valore di 52,19 milioni di euro
Alla scadenza della procedura (fissata al 30 settembre), Rfi ha prorogato di un mese (fino al prossimo 31 ottobre) i termini per la partecipazione alla gara per la costruzione dei suoi due nuovi traghetti veloci dual fuel da impiegare nello Stretto di Messina, dilatando di conseguenza anche le scadenze per la richiesta di chiarimenti e per lo svolgimento di sopralluoghi.
Giunta alla seconda edizione (dopo che la prima era andata deserta), questa stanzia un importo di circa 52,19 milioni di euro (di cui 1,2 circa per i costi di progettazione) per la realizzazione di due mezzi, con lunghezza di circa 50 metri e in grado di trasportare 350 persone, e prevede anche una opzione per una terza unità. Verosimile che la proroga della scadenza sia stata decisa per favorire la più ampia partecipazione alla gara, che comunque finora ha suscitato un certo interesse. Perlomeno, diverse sono state le richieste di chiarimenti pervenute alla società, relative a vari temi, dal numero di persone di equipaggio che ogni unità dovrà poter trasportare (Rfi “ipotizza” sette), alla localizzazione degli stabilimenti che le realizzeranno (“anche distanti tra loro”), al luogo di consegna delle navi (“Messina”). Da rilevare anche che diversi quesiti risultano essere stati posti da operatori dichiaratamente stranieri, e che alcuni tra questi paiono rimandare a società di nazionalità spagnola (ad esempio, un rappresentante ha lamentato difficoltà nel riconoscimento di una firma digitale certificata dalla Fabrica Nacional de Moneda y Timbre del Gobierno de España).
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