Unicredit riesce a trascinare Euronav in appello in una causa da 24 Mln $
Sarà l’Alta Corte britannica a decidere su un contenzioso della banca italiana con l’armatore belga per il mancato rimborso di un prestito
Sarà l’Alta Corte del Regno Unito a decidere di un contenzioso da 24,7 milioni di dollari che, in primo grado, ad aprile, aveva visto soccombere Unicredit.
Nel gennaio 2021 Unicredit aveva presentato a Londra una richiesta di risarcimento per un carico di olio combustibile trasportato un anno prima dalla nave suezmax Sienna da 161.000 ttonnellate di portata di Euronav. L’istituto di credito aveva finanziato l’acquisto da parte della Gulf Petrochem di 80.000 tonnellate di olio combustibile a basso tenore di zolfo dalla Bp. Quest’ultima aveva inizialmente noleggiato la nave da Euronav ed era il caricatore in base alla polizza di carico. Il noleggio prevedeva che Euronav scaricasse il carico senza produrre la BoL (bill of lading, ovvero la polizza di carico) se richiesto dal noleggiatore.
Dopo che Gulf Petrochem ha pagato Bp tramite una lettera di credito emessa da Unicredit, Bp, Euronav e Gulf Petrochem hanno stipulato un accordo di novazione che faceva della compagnia mediorientale il noleggiatore della nave. Euronav ha poi scaricato il carico senza produrre la BoL, ma le somme finanziate da Unicredit non sono state rimborsate da Gulf Petrochem o dai subacquirenti.
Unicredit divenne il legittimo titolare della BoL dopo lo scarico e ha quindi presentato una richiesta di risarcimento per violazione del contratto di trasporto, in quanto Euronav ha consegnato il carico senza presentare la polizza. La richiesta è stata respinta dal tribunale britannico, che ha stabilito che la polizza di carico non conteneva alcun contratto di trasporto al momento dello scarico. Il tribunale ha ritenuto che il documento fosse una semplice ricevuta, dal momento che Bp era anche il noleggiatore del viaggio in quel momento.
In un documento citato da Tradewinds, Euronav ha dichiarato che “la direzione ritiene di aver seguito pratiche di lavoro standard ben consolidate e di avere validi argomenti di difesa. Sulla base di una consulenza legale esterna, il management continua a ritenere di avere solide argomentazioni per cui il rischio di un’uscita è meno che probabile. Pertanto non viene fatto alcun accantonamento. Euronav ha inoltre dichiarato che Gulf Petrochem fa parte di Gp Global: “Il gruppo Gp Global è attualmente sottoposto a un piano di ristrutturazione e qualsiasi ricorso alla lettera di indennizzo emessa da Gulf Petrochem è pertanto dubbio” ha dichiarato il proprietario della petroliera.
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