SHIPPING Podcast: il punto di Ettore Morace sul futuro dei traghetti
Fra i temi discussi fusioni e acquisizioni tra compagnie di navigazione, gigantismo navale, accosti da ridisegnare, reshoring, traffici nel Mediterraneo, nuove tecnologie e impatto della guerra in Ucraina
SHIPPING ITALY amplia ancora la propria offerta editoriale e propone ai propri lettori (e ora ascoltatori) una nuova serie di Podcast di approfondimento con interviste ai protagonisti del settore dei trasporti, dei porti e delle spedizioni via mare.
L’ospite della prima puntata è Ettore Morace, attuale amministratore delegato di Trasmed Gle, fondatore di Malta Shipbrokers International, azionista di Liberty Lines ma soprattutto grande conoscitore del mercato dei traghetti. Proprio il presente e il futuro delle navi ro-ro e ro-pax è il tema del Podcast per cercare di comprendere come la transizione ecologica (nel medio-lungo termine) e il conflitto militare in Ucraina (nell’immediato futuro) stiano impattando sulle scelte d’investimento delle società armatoriali in particolare nel Mediterraneo.
Fusioni e acquisizioni tra compagnie di navigazione, consolidamento, gigantismo navale anche per i ro-ro e i ro-pax, porti e accosti da ridisegnare, reshoring delle produzioni verso Europa o Nord Africa, traffici nel Mediterraneo, nuove tecnologie e impatto della guerra in Ucraina. Sono questi alcuni dei temi discussi da Morace durante l’intervista in cui è emersa la tendenza a un progressivo consolidamento del mercato nonostante siano ancora molti gli interrogativi a cui gli armatori devono trovare risposte. A partire dalla necessità di ridurre l’emissioni e scegliere le tecnologie su cui puntare: “Questo è ancora un momento di attesa da parte degli armatori, perchè soprattutto nel settore dei traghetti (ro-pax) stanno tutti aspettando di capire quali siano le nuove tecnologie e i nuovi combustibili che saranno in compliance con il Net Zero Emission” ha sottolineato in un passaggio dell’intervista Morace. Aggiungendo che “una tecnologia pronta ad oggi ancora non esiste; c’è stata la fase dei dual fuel ma vista la volatilità e l’aumento esagerato del prezzo del Gnl sono tutte navi che oggi stanno utilizzando combustibili tradizionali”.
Il resto degli interrogativi li pone il conflitto militare in atto: “E’ evidente che la questione della guerra in Ucraina e il conseguente aumento del prezzo delle materie prime abbiano un po’ rallentato questa fase ma – conclude l’a.d. di Trasmed Gle – non appena la situazione si normalizzerà continuerà la fase di consolidamento delle società di navigazione”.
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