I blank sailing aumentano ma non salvano dal crollo i noli container
Una vera contrazione di capacità rispetto al 2019 secondo Sea-Intelligence si è osservata solo sul trade Asia – Med
Le cancellazioni di viaggi di portacontainer, in aumento anche rispetto agli annunci di poche settimane fa, non stanno impedendo ai noli per l’invio di box di crollare, sostanzialmente perché la capacità dislocata dalle navi resta ancora su livelli elevati. È questa in sintesi la conclusione dell’ultimo report di Sea-Intelligence, che ha comparato l’incidenza dei blank sailing disposti dai carrier negli ultimi anni.
Come evidente dal grafico elaborato dalla società di analisi (relativo però solo alle tratte tra l’Asia e la costa occidentale del Nord America), la stiva tolta di mezzo nelle ultime settimane dalle compagnie è consistente, non solo perché superiore a quella che era venuta meno nel 2019 ma perché come detto è anche maggiore rispetto a quella di cui avevano parlato nelle programmazioni navi diffuse solo tre settimane fa. Da qui al 30 ottobre il taglio sulle rotte Asia- Europa in particolare sarà nella misura del 19-27% della capacità.
Il motivo per cui i noli, però, stanno continuando a crollare secondo Sea-Intelligence è quasi banale e sta nel fatto che, nonostante queste cancellazioni, la stiva disponibile è ora in linea (e in alcuni casi anche superiore) a quella che era dislocata nel 2019. Fa eccezione solo il trade Asia – Mediterraneo, dove la contrazione è tangibile e pari all’1-3%.
Questa tendenza appare nuovamente confermata dalle ultime rilevazioni di Drewry, che anche per la settimana terminata il 13 ottobre evidenzia un calo generalizzato delle tariffe (a eccezione di quelle sulla tratta transatlantica, ovvero tra Rotterdam e New York). In media, la flessione rilevata (la 33esima consecutiva) è del 6%, con declini particolarmente marcati per le spedizioni da Shanghai verso gli Stati Uniti (-13% sulla tratta Shanghai – Los Angeles e -8% sulla Shanghai – New York). Anche il costo dell’invio di box dallo scalo cinese al porto di Genova cala, sebbene in misura leggermente inferiore (-4%, per 4.736 dollari).
Tornando quindi ai ragionamenti di Sea-Intelligence, per la società di analisi resta da chiedersi fino a che punto i carrier potranno spingersi con le cancellazioni viaggi. Se la stiva rimossa durante le fasi iniziali della pandemia aveva raggiunto il 35-53% del totale, è anche vero secondo Sea-Intelligence che dopo poco si è tornati a livelli per i quali la riduzione è stata del 10-30%. Come visto, in percentuale i tagli disposti nelle ultime settimane hanno già sfrondato una quota simile di capacità e se la fetta falciata dovesse raggiungere il 50%, oltre a difficoltà sulle supply chain globali, il rischio potrebbe essere quello di una sollevazione da parte dei caricatori.
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