I sindacati contro Terminal Bettolo: “Non rispetta il piano di impresa”
Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti all’attacco del terminal container genovese di Msc, che replica: “Calo generalizzato e determinato da fattori esogeni, siamo impegnati nella conferma dei livelli occupazionali”
Chiusasi da pochi giorni con una tregua la vertenza delle zampe dei semirimorchi sui traghetti di GRandi Navi Veloci, il sindacato confederale dei lavoratori del porto di Genova ha appena avviato un nuovo acceso confronto con un’altra società del gruppo Msc.
Ne ha dato notizia una nota di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti riferendo di un incontro con “il management del Terminal Bettolo per affrontare il mancato rispetto degli accordi sindacali. L’azienda, invece che cercare una soluzione, ha dichiarato di non poter rispettare gli accordi sindacali in conseguenza al calo dei traffici registrati negli ultimi due mesi. Tale situazione ha generato un problema di liquidità che porta ad uno stato di crisi e anche alla non conferma dei 12 contratti a tempo determinato. In tutti gli incontri avvenuti tra le parti dall’apertura del terminal l’azienda ha sempre raccontato che il traffico dipende da loro, essendo il Bettolo un terminal che lavora solo con le navi di proprietà quindi aumentare o diminuire i volumi e delle conseguenti disponibilità di personale e mezzi meccanici può essere determinato dalla capofila Msc”.
Le segreterie delle organizzazioni sindacali, “vista la gravità della situazione”, non si sono limitate, previa assemblea dei lavoratori, ad aprire lo stato di agitazione ma, dichiarandosi “pronte a intraprendere ulteriori iniziative di lotta a tutela di occupazione e salari dei lavoratori”, hanno presentato una richiesta di incontro all’Adsp “per denunciare il mancato rispetto del piano di impresa e quindi delle norme di legge che regolano il settore”.
Sul tema Palazzo San Giorgio al momento ha preferito fornito non esprimersi, mentre il terminalista, pur senza negare il mancato rispetto del piano di impresa, lo ha attribuito alla congiuntura generale: “Terminal Bettolo desidera rimarcare il pieno rispetto degli accordi sindacali e confermare l’avvenuto riconoscimento del premio di produzione così come concordato” spiega in una nota. Che poi aggiunge: “È sotto gli occhi di tutti come la particolare congiuntura economica – legata a fattori esogeni quali il perdurare della guerra, l’inflazione e gli aumenti dei costi energetici ed in particolare dei carburanti – stia impattando anche sul settore dello shipping determinando così il calo dei traffici. Un calo generalizzato che perdura da oltre tre mesi e che impatta su tutti, porti, terminal, compagnie di shipping, senza eccezioni per nessuno. Terminal Bettolo, pur in un contesto incerto ma guardando al mercato in ottica prospettica, si sta impegnando per poter confermare gli attuali livelli occupazionali”.
A.M.
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