Finanziato il passaggio a Icop di Logistica Giuliana
L’operazione da 20 milioni di euro si inquadra nell’accordo di programma per la riconversione della ferriera di Servola a Trieste
Passo avanti nell’articolato disegno che, con l’accordo di programma firmato nel 2022, porterà le ex aree a caldo della ferriera di Servola a diventare un nuovo polo logistico-portuale di Trieste.
Bnl Bnp Paribas e UniCredit con l’intervento di garanzia di Sace, infatti, hanno strutturato un’operazione da 20 milioni di euro finalizzata all’acquisizione da parte di Icop delle quote di Logistica Giuliana detenute dal gruppo Arvedi (che a luglio, in ossequio all’accordo firmato due anni prima per la riconversione dell’area a caldo dell’acciaieria, finalizzò la permuta delle aree a caldo con quelle demaniali delle aree a freddo). La società ha beneficiato a fine luglio del riconoscimento da parte dell’Autorità di Sistema Portuale dell’anticipata occupazione di oltre 200mila mq su cui realizzerà il nuovo polo logistico, a fianco della Piattaforma Logistica passata di recente sotto il controllo di Hhla.
Secondo quanto spiegato da una nota “nel dettaglio, il nuovo polo logistico avrà un nuovo snodo ferroviario e l’allungamento della banchina portuale, un impianto di smaltimento rifiuti, uno scalo ferroviario e un raccordo autostradale. L’intervento di Sace rientra nell’ambito di operatività di rilievo strategico poiché si tratta della realizzazione di un’infrastruttura di trasporto e logistica, ritenuta quindi ad alto impatto per l’economia italiana”.
“L’intervento in corso di realizzazione da parte di Icop S.p.A. Società Benefit nell’area di Servola costituisce un progetto al contempo virtuoso ed ambizioso. Virtuoso perché consente la soluzione di un rilevante tema ambientale proponendo non solo la chiusura di un sito produttivo, ma anche e soprattutto la realizzazione di una infrastruttura con una forte valenza economica nel rispetto dei più elevati standard Esg e ambizioso perché si inserisce nell’ambito di un ancor più ampio piano di sviluppo del Porto di Trieste in grado di produrre ricadute significative per tutto il tessuto produttivo della Regione per i prossimi decenni” ha dichiarato Paolo Copetti, Cfo del Gruppo Icop: “Il convergere di ministeri, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Autorità Portuale, soggetti privati ed enti su tale progetto ne sottolinea l’importanza e l’utilità economica, sociale ed ambientale. Il supporto fattivo di primari interlocutori finanziari quali Sace, Bnl ed UniCredit ne testimonia ulteriormente la rilevanza e ne aggiunge valore. L’intervento coperto dalla garanzia costituisce uno step preliminare alla realizzazione di un primo insieme di opere per oltre 50 milioni di euro, alle quali si aggiungono i 27 milioni dei lavori di marginamento appaltati da Invitalia e ulteriori lavori che saranno oggetto di esecuzione negli anni a venire, il tutto in una logica di integrazione con la rete ferroviaria e con le altre infrastrutture portuali”.
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