Intesa al porto di Ravenna sull’autotrasporto container
Firmato fra rappresentanze locali delle imprese camionistiche e dell’utenza portuale un protocollo per la disciplina dei rapporti contrattuali
Le associazioni di categoria degli autotrasportatori (Confartigianato, Fita Cna, Confcooperative e Legacoop), riunite nel Comitato unitario dell’autotrasporto di Ravenna, e l’Unione Utenti e Operatori del Porto di Ravenna, in rappresentanza delle associazioni del cluster portuale, hanno reso noto di aver “sottoscritto un innovativo protocollo d’intesa che regola con chiarezza e trasparenza l’applicazione delle normative per le imprese che utilizzano i servizi di trasporto container”.
La firma del documento (non diramato) è avvenuta nei giorni scorsi presso la sede dell’Autorità di sistema portuale alla presenza del presidente Daniele Rossi. “Condizione sine qua non per il reciproco rispetto del protocollo è l’utilizzo del contratto di trasporto in forma scritta, introdotto dal Dlgs 286/05, a garanzia del rispetto delle regole e delle norme sulla sicurezza stradale e sugli oneri contributivi dei lavoratori. Per quanto riguarda le condizioni economiche, viene fatto salvo il principio della libera contrattazione fra le parti per quanto riguarda la tariffa kilometrica, mentre vengono determinati dei corrispettivi per i servizi accessori e uniformate le modalità di applicazione dell’addizionale per l’adeguamento del costo del gasolio (FES)” ha spiegato una nota.
Nel protocollo d’intesa anche l’accordo per azioni commerciali congiunte per attrarre nuovi traffici verso il Porto di Ravenna. “Il nostro settore – ha commentato Veniero Rosetti, coordinatore del Comitato per l’autotrasporto di Ravenna – attribuisce molta importanza al Protocollo perché ha un significato politico ed economico. Da un lato ci preoccupano le forme di protesta che vengono attuate da una parte della categoria, quando invece abbiamo bisogno di mantenere un trend di normalità di rapporti. Abbiamo fatto un ragionamento con gli Spedizionieri, che per noi sono il punto di riferimento del traffico container, che va oltre gli aspetti economici. Il porto ha in corso investimenti notevoli, ed è uno degli attori principali dell’economia, non solo locale. Sono maturi i tempi per un progetto di logistica commerciale con tutti i soggetti che operano sul mercato, con l’Adsp come punto di riferimento. Si apra un tavolo e si cominci a pianificare il futuro”.
“A nome di tutte le associazioni riunite nell’Unione Utenti e, quindi, Spedizionieri, Agenti marittimi, Terminalisti, Confcommercio e tutto il cluster portuale – ha affermato il presidente dell’organismo, Riccardo Martini, numero uno della ditta di spedizioni Tramaco – posso dire che siamo estremamente soddisfatti del Protocollo sottoscritto perché testimonia della volontà di committenza e autotrasportatori di procedere in presenza di contratti scritti, garanzia di regolarità e trasparenza. È un segnale molto chiaro anche per chi intende investire sul porto di Ravenna. Ci sono previsioni di crescita ed è naturale che imprese di autotrasporto pensino di investire sul nostro territorio. Il Porto di Ravenna è aperto a tutti ma è stato chiarito che condizione indispensabile è il rispetto delle regole”.
Per Danilo Belletti, presidente degli Spedizionieri ravennati, “con questo documento, spedizionieri e autotrasportatori uniscono le forze per la crescita del porto. Credo sia un momento di svolta, perché una categoria ha bisogno dell’altra per sviluppare la movimentazione”.
A suggellare l’intesa, il presidente dell’Adsp Daniele Rossi: “È significativo che i protagonisti del Protocollo abbiano scelto la sede dell’Autorità di sistema portuale per la firma finale. Siamo tutti impegnati, in questo momento di difficoltà, a recuperare efficienza e a creare le condizioni per tornare a un confronto più costruttivo nelle relazioni sia per quanto riguarda l’autotrasporto che in altri settori. Come è noto, stiamo lavorando per sviluppare anche il comparto ferroviario, che oggi movimenta il 14,5% del totale della merce, quindi l’autotrasporto resta strategico in un’ottica di un porto completo nell’offerta dei servizi. il progetto per l’hub portuale è partito, inoltre abbiamo avviato l’iter per la realizzazione di una grande area a servizio dell’autotrasporto in zona Bassette. un’area che permetterà alle imprese di autotrasporto di avere servizi per la persona e per i mezzi, nel giro di un paio d’anni sarà operativa. Tutti assieme stiamo costruendo il futuro dello scalo”.
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