Non solo blank sailing: contro il crollo dei noli tornano i disarmi delle portacontainer
Complessivamente le portacontainer a riposo corrispondono al 4,1% della stiva globale, una quantità ancora molto bassa se confrontata con il 12% che era rimasto fermo nel giugno 2020, per effetto della pandemia
![Swire Shipping – China navigation – nave portacontainer](https://www.shippingitaly.it/wp-content/uploads/2020/10/Swire-Shipping-China-navigation-nave-portacontainer.jpg)
Il crollo dei noli per il trasporto via mare di container registra una nuova puntata. Secondo l’ultima rilevazione di Drewry, il valore medio per la spedizione di un box da 40’ è calato nell’ultima settimana di un ulteriore 3%, tale da portare l’importo dell’indice composito a 3.383 dollari, pari al 66% in meno rispetto a quello rilevato esattamente un anno fa.
Si tratta di un valore, rileva la società di analisi, anche del 10% inferiore alla media delle tariffe per le spedizioni di container degli ultimi 5 anni (pari a 3.740 dollari), sebbene ancora superiore del 138% alla media del solo 2019 (1.420 dollari).
Il calo risulta piuttosto equamente distribuito tra le varie tratte considerate. In particolare il costo delle spedizioni da Shanghai a Genova e dallo scalo cinese a Rotterdam scende del 3% (in linea dunque con la media globale), rispettivamente a 4.614 e 4.436 dollari. Un ribasso più marcato (-5%) si ritrova sulla Shanghai – Los Angeles (2.497 dollari), mentre flessioni nell’ordine del 2% si osservano sulla Shanghai – New York (6.214 dollari) e sulla New York – Rotterdam (1.308 dollari). Da evidenziare che quindi finalmente anche sulle rotte transatlantiche i noli interrompono la loro crescita, pur restando comunque – unici tra tutti quelli delle diverse tratte analizzate – superiori a quelli di un anno fa.
Per cercare di frenare il calo, come già visto le compagnie stanno iniziando a cancellare viaggi nave nel tentativo di ridurre l’offerta di capacità, con effetti che però secondo Sea-Intelligence hanno prodotto una vera e propria contrazione rispetto ai valori del 2019 soltanto sulle tratte tra Asia e Mediterraneo.
Un altro correttivo che si inizia però a osservare da parte dei liner è ora quello della ‘messa a riposo’ delle portacontainer. Il numero delle navi fermate, ha rilevato Alphaliner, sta crescendo esponenzialmente, tanto che nelle due settimane precedenti il 10 di ottobre si è passati da 25 unità (per 112.161 Teu) bloccate a 76 (per 322.394 Teu). Il dato secondo gli analisti potrà crescere ancora man mano che i servizi potranno essere sospesi o fusi nella ricerca di una loro ottimizzazione.
Complessivamente, tuttavia, secondo Alphaliner le portacontainer attualmente a riposo (ovvero, commercialmente inattive) sono 275, per un totale di 1.058.702 Teu: una ‘quantità’ pari al 4,1% della stiva container globale e quindi ancora molto bassa se confrontata con il 12% che era rimasto fermo nel giugno 2020, per effetto della pandemia.
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