Costa Crociere rinuncia al mercato asiatico
La politica covid zero di Xi Jinping induce la società del gruppo Carnival alla cancellazione di tutti i programmi nella regione
“A causa delle continue incertezze sul pieno riavvio delle crociere internazionali in Asia orientale, Costa Crociere ha deciso di riorganizzare la propria struttura nella regione”.
Non lascia molto spazio alla fantasia la nota diramata dalla compagnia genovese parte del gruppo Carnival Corp. mentre diminuiscono le speranze di un rapido allentamento delle restrizioni covid in Cina, tanto da indurre la società a cancellare “i futuri programmi di crociere nei porti asiatici”.
Non esplicito il riferimento alla Cina, ma l’intento di Costa di conquistare questo mercato risultava da anni una priorità essendo stata la prima compagnia di crociere a entrare in Cina nel 2006. Senza dimenticare la realizzazione di due nuove costruzioni navali ad hoc, giocoforza riposizionate in Europa, al momento del debutto, a causa della politica covid zero cinese, e poi trasferite alla compagnia sorella Carnival (Costa Firenze e Costa Venezia).
Le speranze che la Cina allenti le sue rigide restrizioni sul covid si sono affievolite dopo il Congresso del Partito, durante il quale il presidente Xi Jinping non ha dato alcuna indicazione di un allontanamento dall’approccio alla pandemia, anche se il resto del mondo convive con il virus. I titoli del turismo cinese, insieme alle azioni asiatiche, sono crollati lunedì.
La Cina ha autorizzato un numero limitato di crociere per i residenti della Cina continentale, la maggior parte delle quali si svolge sui fiumi interni e alcune crociere sulla costa nazionale. Di recente ha permesso a un operatore locale di riavviare una crociera verso le contese isole Paracel, che anche il Vietnam rivendica nel Mar Cinese Meridionale.
Costa Crociere ha fatto sapere che sta informando i dipendenti e gli stakeholder locali in Asia interessati dalla riorganizzazione e dalla cancellazione delle crociere asiatiche. Il suo sito web per il mercato asiatico generava lunedì un messaggio di errore mentre lo scorso febbraio la compagnia aveva annunciato l’intenzione di riprendere le crociere in Asia già da quest’anno.
Fino allo scoppio della pandemia a inizio 2020 la compagnia aveva fatto scalo in Cina e Hong Kong, oltre che in Giappone, Singapore, Corea del Sud e Taiwan.
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