Progetto di Gas&Heat e San Giorgio del Porto per costruire una bettolina a Gnl e ammoniaca
Evangelisi rivela che per questo prototipo di nave è stato richiesto al Mims l’accesso ai contributi previsti del piano complementare al Pnrr
G&H Shipping, società armatoriale controllata dalla livornese Gas & Heat, ha appena consegnato all’olandese Chemgas la seconda nave Lpg tanker appena ceduta ma al contempo ha presentato al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili un progetto per la costruzione in Italia di una bettolina per il trasporto di Gnl e di ammoniaca.
Ad annunciarlo a SHIPPING ITALY è l’amministratore delegato Claudio Evangelisti: “Per ciò che riguarda la nave Scali del Pontino posso confermare che questa settimana è avvenuta la consegna di questa seconda unità. Le altre due (Scali Reali e Scali Sanlorenzo, ndr) passeranno invece a Chemgas nel 2023”.
Chiuso un progetto armatoriale, per Gas & Heat si apre una nuova ambiziosa avventura come rivela lo stesso Evangelisti: “Come G&H Shipping, in associazione temporanea d’impresa con il cantiere San Giorgio del Porto, abbiamo presentato richiesta di contributo finanziario nell’ambito del fondo complementare al Pnrr (decreto ministeriale n.191 del 27/06/2022) che ha destinato risorse alla realizzazione di impianti di reliquefazione, depositi e bettoline Gnl”.
Più precisamente il progetto ‘candidato’ dalla shipping company livornese e dal cantiere genovese riguarda “la costruzione di una nave bettolina per il trasporto e la fornitura di gas naturale liquefatto, bio-Gnl e in futuro ammoniaca avendo ottenuto a settembre da Bureau Veritas l’approval in principle ammonia-ready dopo alcuni test condotti sui materiali”.
Con gli impianti, i serbatoi e lo scafo già ammonia-ready questa nave, non appena saranno disponibili anche i motori alimentati ad ammoniaca, garantirà al suo futuro armatore estrema flessibilità commerciale rispetto ad altre unità in grado di trasportare solo Gnl.
L’investimento previsto è superiore ai 50 milioni di euro e le tempistiche risultano quelle dettate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per cui la consegna di questa nuova costruzione è prevista nella prima metà del 2025 mentre entro febbraio 2023 il ministero dovrebbe definire ed emettere i decreti relativi ai contributi assegnati (la graduatoria di questi stanziamenti è attesa già a novembre).
Motivando la scelta di scommettere su questo nuovo importante investimento (“cerchiamo sempre di essere innovatori” sottolinea Evangelisti), il numero uno di G&H Shipping sottolinea che “questi contributi pubblici rendono questo progetto competitivo anche rispetto ad altri paesi (in primis la Cina) in termini di costi di costruzione, favoriscono una ripresa della filiera italiana che ha capacità tecnologiche e una lunga tradizione nella cantieristica. Filiere che andrebbero non solo incentivate ma anche sviluppate. Un armatore quando valuta un investimento come questo deve guardare non solo al prezzo ma anche ai costi per la sorveglianza della nuova costruzione, al posizionamento e ai servizi di assistenza dopo la consegna”.
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