Kunz (Hupac): “Northern range in difficoltà, occasione storica per i porti italiani”
Fino a 5 milioni di container il traffico recuperabile secondo l’ex a.d. dell’operatore intermodale svizzero, ora membro del suo Cda
Transit time superiori di 5 giorni, siccità che limita la capacità dei fiumi, colli di bottiglia ferroviari, congestioni portuali e carenze di terminal stanno mettendo in crisi il sistema logistico nord europeo, servendo ai porti italiani e mediterranei una occasione storica per recuperare terreno, con un potenziale di traffici da agganciare di 5 milioni di container.
Parole pesanti perché espresse – nel corso del Forum internazionale Un mare di Svizzera 5, che si è svolto a Lugano – nientemeno che da Beni Kunz, Executive Board Member di Hupac, operatore intermodale ferroviario svizzero che per anni ha rappresentato la punta di diamante della portualità nord europea nel tessuto produttivo italiano.
L’ex Ceo di Hupac ha anche criticato i ritardi che hanno compromesso e rinviato di 25 anni, al 2042, la connessione a nord di AlpTransit con la rete ferroviaria tedesca ad alta velocità, evidenziando di vedere invece opportunità rappresentate dal reshoring produttivo delle aziende in Nord Africa e in Medio Oriente, che potrebbero fare in particolare dei porti tirrenici la porta preferenziale di accesso all’Europa per questi traffici.
Kunz, che ha anche elogiato la capacità dell’Italia di rispettare i suoi impegni in tema di infrastrutture ferroviarie e di terminal intermodali, ha aggiunto che Hupac prevede di investire nei suoi terminal intermodali italiani.
In questa direzione, ha evidenziato, vanno anche il progetto di Adidas e Kuehne Nagel che porterà, grazie a un investimento di 300 milioni, il brand sportivo a realizzare a Mantova un hub logistico che servirà 19 paesi europei nonché il potenziamento (per oltre 2,5 miliardi di euro) della flotta di materiale rotabile annunciato da Mercitalia Logistics.
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