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Royal Caribbean dopo due anni torna all’utile e riempie le navi
Il load factor della flotta tra luglio e sttembre è salito in media al 96% con picchi ai Caraibi del 105%
Sul mercato delle crociere sembra essere tornato il sereno. Questo almeno è l’auspicio degli addetti ai lavori che guardano con grandi speranze e aspettative alla trimestrale appena pubblicata da Royal Caribbean che, dopo due anni di perdite causate dall’epidemia di Covid-19 e dalle conseguenti restrizioni, ha appena presentato un profitto pari a 33 milioni di dollari (rispetto a 1,4 miliardi di dollari di perdita di un anno prima) e ricavi per 3 miliardi nel periodo luglio – settembre. Non solo: un altro segnale particolarmente incoraggiante è arrivato dalla percentuale di riempimento delle navi in flotta. Nel terzo trimestre dell’anno in corso il load factor è stato in media del 96% con punte del 105% nei Caraibi. Risultati migliori delle attese grazie anche a spese a bordo elevate e un’efficace razionalizzazione di costi.
Lasciano ben sperare per il futuro anche le prenotazioni: ad oggi, secondo quanto comunicato dal grupo crocieristico statunitense (il secondo al mondo alle spalle di Carnival Corporation), il booking per il 2023 risulta ai massimi sia in termnii di presenze che di prezzi rispetto al periodo pre-pandemia. Anche le stime per il load factor delle navi nel’ultimo trimstre dell’anno rimangono positive e in linea con il peridoo appena trascorso; i ricavi attesi sono pari a 2,6 miliardi di dollari e l’adjusted Ebitda fra 350 e 400 milioni di dollari.