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Trasferita da Cantiere Navale Vittoria la nuova ammiraglia delle forze armate maltesi
Il nuovo offshore patrol vessel lungo 75 metri è appena arrivato a Malta e verrà impiegato in operazioni di sorveglianza costiera, pattugliamento prolungato in alto mare e operazioni search and rescue
È partito dal porto di Chioggia, dove era ormeggiato per il completamento delle prove in mare, e ha fatto il suo ingresso oggi nel porto di La Valletta per essere affidato al Governo maltese, l’offshore patrol vessel più grande mai costruito da Cantiere Navale Vittoria, azienda veneta specializzata nella progettazione e costruzione di imbarcazioni militari, paramilitari, da lavoro, commerciali e da trasporto fino a 100 metri di lunghezza.
L’unità, un Opv appunto lungo 75 metri realizzato in Italia, sarà quindi la nuova ammiraglia delle Armed Forces of Malta e verrà impiegata in operazioni di sorveglianza costiera, pattugliamento prolungato in alto mare e operazioni search and rescue.
L’Opv P71 è frutto della commessa, dal valore complessivo di oltre 50 milioni di euro, ottenuta dall’azienda veneta attraverso la partecipazione a una preselezione prima, e a una gara pubblica internazionale, poi facente capo al Ministero della Difesa dell’Isola e co-finanziata (per il 75%) dall’Unione Europea nell’ambito dell’Internal Security Fund (ISF) 2014-2020, il fondo istituito da Bruxelles per l’attuazione della strategia di sicurezza interna, la cooperazione in materia di applicazione della legge e la gestione delle frontiere esterne dei Paesi Europei.
“Tutte le nostre capacità progettuali e costruttive sono riassunte in questa imbarcazione da record” è stato il commento di Paolo Duò, presidente di Cantiere Navale Vittoria. “Abbiamo realizzato – ha aggiunto – un Opv capace di rispondere a tutte le richieste di una committenza particolarmente rigorosa e attenta al rispetto di elevatissimi standard tecnici e di performance. Da oggi l’ingegneria e la tecnica costruttiva italiane saranno al servizio delle Forze Armate della Repubblica di Malta. Con grande onore affidiamo al Governo maltese, che ringraziamo nuovamente per la fiducia accordata, un pattugliatore che garantirà alle Armed Forces of Malta uno strumento di grande supporto alle operazioni di sorveglianza e controllo nel cuore del Mediterraneo.”
Con un dislocamento a pieno carico di oltre 2.000 tonnellate, una lunghezza e larghezza rispettivamente di 74,8 e 13 metri e un’immersione di 3,8 metri, l’Opv P71 può ospitare un equipaggio di quasi 50 elementi e personale aggiuntivo di altri 20. La piattaforma si caratterizza per una plancia in posizione elevata con capacità di visione a 360 gradi, dotata di protezione balistica secondo il livello 2 della STANAG 4569 (Standard Nato), con passaggi laterali protetti per il personale sul ponte principale e intorno alla stessa plancia.
La nave ha un ponte di volo poppiero, predisposto per accogliere un hangar telescopico, con dotazioni per operazioni di volo diurne e notturne nonché rifornimento di carburante per un elicottero fino a 7 tonnellate come l’AW139 in dotazione alla Armed Forces of Malta. L’area poppiera al di sotto del ponte di volo è dotata di una rampa di lancio e recupero per un RHIB da 9,1 metri con spazio addizionale per materiali e personale nonché portelli sul ponte di volo sovrastante per l’imbarco/sbarco di materiali grazie ad un’apposita gru di servizio sistemata sul lato di babordo della nave. Una seconda stazione sempre per Rhib da 9,1 metri è ricavata sul lato di dritta della piattaforma nell’area centrale della nave con gru compensata del tipo A-frame per lanciare e recuperare il Rhib anche con unità in navigazione. Entrambi i Rhib raggiungono una velocità massima di oltre 40 nodi e forniscono un pronto ausilio alle attività di controllo del traffico marittimo e operazioni di ricerca e soccorso in cui è impegnata l’unità madre.
La propulsione del P71 è affidata a due motori diesel da 5.440 kW ciascuno, di tipo medium speed, che muovono eliche a passo variabile in grado di garantire, a pieno carico, una velocità massima di oltre 20 nodi. In alternativa la nave può essere propulsa a velocità di pattugliamento compreso tra i 9 e fino a oltre 12 nodi da due motori elettrici calettati sulla presa di forza dei riduttori (PTI) e alimentati da due dei tre generatori principali da 750 kW, medium speed, di cui è dotata la nave. Questa soluzione diesel-elettrica a velocità di pattugliamento consente maggiore efficienza, ridotti consumi e soprattutto minori emissioni nocive per lo spettro di velocità di più largo impiego dell’unità.
L’imbarcazione è dotata di due eliche di manovra trasversali, una prodiera e una poppiera, e di pinne stabilizzatrici attive retrattili che garantiscono grande stabilità e tenuta al mare. Progettato e costruito sotto la sorveglianza del registro navale americano Abs, il P71 è dotato di un’arma a controllo remoto da 25 mm e mitragliatrici leggere di diverso calibro mentre il sistema integrato di comando, controllo e navigazione comprende un radar 2D di sorveglianza, un radar di navigazione e comunicazioni satellitari.