Donne a bordo di navi mercantili: il 60% ha subìto discriminazioni di genere
Secondo un’indagine di Wista il 25% delle lavoratrici interpellate ha ammesso di aver ricevuto molestie
Risultati “allarmanti” sono usciti secondo Wista da un’indagine condotta a livello globale dalla stessa associazione (in collaborazione con Anglo Eastern, International Seafarers Welfare and Assistance Network e la International Chamber of Shipping) sulla discriminazione vissuta dalle donne che lavorano a bordo delle navi.
All’inchiesta, condotta tramite un questionario on line e giunta alla seconda edizione dopo la prima del 2018, hanno risposto 1.128 ‘donne marittimo’ di 78 paesi. Le intervistate erano perlopiù provenienti dalle Filippine (in misura via via minore da Usa, Regno Unito, Sudafrica, Brasile, India, Peru, Colombia e Indonesia) e per il 90% impiegate a bordo di navi da crociera.
Tra i risultati più significativi, il 60% delle interpellate ha dichiarato di avere vissuto discriminazioni di genere di qualche tipo a bordo, mentre il 25% ha ammesso di aver subito molestie, tra cui l’essere stata avvicinata con domande personali, l’aver ricevuto osservazioni eccessivamente familiari o essere stato invitata a incontrarsi privatamente in cabina. Questi comportamenti, secondo le intervistate, per la stragrande maggioranza sono stati posti in atto da uomini (88%).
Altre azioni come commenti inappropriati e body shaming sono stati riferiti dal 25% delle intervistate e attribuiti per il 90% a colleghi uomini.
Il 97% delle donne che hanno risposto al questionario ha comunque riferito come l’azienda avesse una sua policy rispetto alle pratiche di bullismo e molestie, e l’80% ha dichiarato di avere parlato con i propri diretti superiori di queste politiche. Sebbene il 73% delle intervistate si sia sentito a proprio agio nell’esporre le proprie preoccupazioni ai propri superiori, solo il 7% si è detto soddisfatto dei risultati di tali segnalazioni.
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