È morto Giuseppe Bono: per vent’anni aveva guidato Fincantieri
Dal 2002 a oggi ha portato il gruppo navalmeccanico a controllare un market share nella costruzione di navi da crociera superiore al 50%
L’industria italiana ha perso Giuseppe Bono, colui che negli ultimi vent’anni (dall’aprile del 2002 alla scorsa primavera) ha guidato Fincantieri nel ruolo di amministratore delegato.
Nato a Pizzoni, in provincia di Vibo Valentia e laureato in Economia e commercio, aveva iniziato la carriera nel gruppo Fiat-Finmeccanica e, dopo essere stato nominato nominato amministratore delegato di Aviofer, dal 1991 al 1993 era diventato direttore generale di Efim. Nel 1997 venne nominato direttore generale di Finmeccanica per poi, nel 2000, diventarne amministratore delegato. Dal 2002 aveva poi sostituito Pier Francesco Guarguaglini nel ruolo di amministratore delegato di Fincantieri Spa; un ventennio durante il quale il gruppo navalmeccanico italiano è diventato uno dei protagonisti mondiali della cantieristica navale arrivando a detenere oltre il 50% di market share nel segmento delle navi da crociera.
“Ci lascia un grande condottiero. Per due decenni alla guida di Fincantieri, Giuseppe Bono ha dato un contributo fondamentale per il rilancio della navalmeccanica italiana che oggi può vantare indiscusse leadership mondiali” scrive l’azienda in una nota. Il presidente Claudio Graziano e l’amministratore delegato Pierroberto Folgiero hano dichiarato: “A nome di tutti i nostri colleghi vogliamo ricordare colui che ha rappresentato una figura di riferimento per l’industria nazionale. Giuseppe Bono ha sviluppato e portato avanti una visione coraggiosa e lungimirante, con un’attenzione costante alle persone, raccogliendo sempre le sfide più difficili e perseguendo sempre l’interesse del Paese. Il fermo rispetto del lavoro come valore primario è stata la cifra distintiva e il faro della sua azione. La sua morte addolora profondamente tutta la comunità di Fincantieri che, in un momento così triste, vuol far sentire la sua vicinanza alla famiglia”.
“È mancato Giuseppe Bono, Peppino. Un amico fraterno, grande uomo, straordinario capitano d’industria” ha scritto su Twitter il ministro della Difesa, Guido Crosetto. “Ha dedicato tutta la sua vita a costruire ricchezza per l’Italia. Lo conobbi appena arrivato a Fincantieri, che era in grave difficoltà. Ora ha i migliori prodotti al mondo”.
Cavaliere del Lavoro e Cavaliere della Legion d’Onore francese, Bono è stato anche membro del Consiglio generale di Confindustria, presidente di Confindustria Friuli Venezia Giulia e presidente di Promostudi La Spezia.
“Con grande dispiacere ho appreso la notizia della morte di Giuseppe Bono. ‘Maiora premunt’ mi aveva scritto appena qualche giorno fa, in un veloce scambio di messaggi. Le sue ultime parole, per quanto mi riguarda: anche in quel motto ho letto ancora una volta tutta la sua passione e amore per l’industria italiana” ha detto il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. “Una passione che ha coltivato negli anni in maniera concreta fino all’ultima lunghissima esperienza come amministratore delegato in Fincantieri. Un percorso, un modo di agire disinteressato e competente che è di esempio per tutti noi”.
Cordoglio è stato subito espresso anche dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti: “Bono è stata una figura di grande rilevanza per l’industria nautica del nostro Paese, come guida di Fincantieri, e in particolare per la Liguria, che ospita i poli di Sestri Ponente, Riva Trigoso e Muggiano. Non possiamo dimenticare poi il suo ruolo, sempre in quanto guida di Fincantieri, nella costruzione del nuovo Ponte di Genova, dopo la tragedia del Morandi. Regione Liguria è vicino alla famiglia in questo momento di dolore”.
Il presidente di Confitarma e della Federazione del Mare, Mario Mattioli,hadefinito Bono “un protagonista del nostro mondo che con capacità, competenza e passione ha guidato l’industria cantieristica del nostro Paese con risultati eccellenti di cui tutta l’Italia è fiera. Ci mancheranno le sue brillanti intuizioni e la sua schiettezza sempre condita con grande humor. Ci uniamo commossi al dolore della sua famiglia”.
All’elenco dei ricordi si è aggiunto anche Rodolfo Giampieri, presidente di Assoporti, parlando a nome di tutti i presidenti delle port authority italiane: “Oggi abbiamo perso un uomo che con competenza e passione ha guidato una grande azienda, un’eccellenza del nostro Paese, portandola a livello mondiale. Ci stringiamo intorno alla famiglia in questo momento di grande dolore” ha detto.
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