Con due petroliere di Dynacom riparte il traffico di petrolio venezuelano per Eni
Gli ultimi carichi erano stati presi in consegna dal gruppo italiano a luglio mentre i prossimi faranno rotta verso la Spagna
Dopo il via libera accordato all’inizio dell’anno dall’amministrazione Biden, Eni sta ora per riprendere nuovamente le spedizioni di petrolio venezuelano dopo una pausa che si protrae da luglio. Lo riferisce Reuters, che ha potuto consultare alcuni documenti di Pdvsa (Petróleos de Venezuela Sa, la compagnia petrolifera di Stato del paese).
Il gruppo italiano, che ha ottenuto due carichi ognuno da un milione di barili nelle assegnazioni di novembre, sarebbe pronto a spedirli tramite le navi cisterna Africa e Gladiator, due unità di taglia suezmax della compagnia greca Dynacom Tankers. La prima è già da alcuni giorni in acque venezuelane, mentre la Gladiator vi dovrebbe arrivare dagli Stati Uniti dopo alcune operazioni di scarico. Destinazione di entrambe sarebbe Bilbao, sempre secondo quanto appreso da Reuters.
Lo scorso giugno Eni e Repsol avevano ricevuto il benestare a riprendere questo tipo di operazioni (a patto che i carichi fossero destinati all’Europa), due anni dopo l’imposizione delle sanzioni Usa al Venezuela. Dietro il via libera di Washington c’era il duplice obiettivo di aiutare il Vecchio Continente a ridurre la dipendenza dal petrolio russo e dall’altro di diminuire i carichi inviati dal paese di Maduro verso la Cina.
Tra giugno e luglio, Eni ha già ricevuto 3,6 milioni di barili di Dco (diluited crude oil, greggio diluito), che secondo l’agenzia di stampa il gruppo italiano avrebbe per la maggior parte ‘girato’ alla collega spagnola Repsol per via della sua limitata capacità di processarlo nelle raffinerie della Penisola.
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