Intesa Sanpaolo ha stanziato 5 miliardi per Zes, Zls e reshoring
Il plafond è dedicato agli insediamenti produttivi e alle opere di adeguamento infrastrutturale, un roadshow internazionale per attrarre capitali dall’estero e un programma di attività di reshoring
Intesa Sanpaolo ha presentato il nuovo piano di valorizzazione delle Zone Economiche Speciali (Zes) istituite nel Mezzogiorno e delle Zone Logistiche Semplificate (Zls) in fase di realizzazione nel Centro Nord. La banca ha annunciato un plafond di 5 miliardi di euro dedicato agli insediamenti produttivi e alle opere di adeguamento infrastrutturale, un roadshow internazionale per attrarre capitali dall’estero e un programma di attività di reshoring.
Inoltre, per le imprese che investiranno all’interno di Zes e Zls è prevista una linea di finanziamento ad hoc che riconosce un’agevolazione sul tasso d’interesse. Queste aree, infatti, sono potenzialmente strategiche per la crescita dell’economia marittima e hanno l’obiettivo di creare una sinergia tra il sistema logistico-portuale e l’industria manifatturiera.
A proposito delle iniziative per l’economia marittima, Intesa Sanpaolo partecipa attivamente alla promozione delle Zes meridionali dal 2017. Dopo aver predisposto un primo plafond di 1,5 miliardi di euro, a cui oggi si aggiungono altri 5 miliardi, sono state organizzate specifiche missioni all’estero, come quelle di Pechino e Dubai, per coinvolgere investitori internazionali.
È stato anche creato un desk specializzato per gli imprenditori che offre supporto, ottimizzando i business plan presentati. Inoltre la banca ha siglato accordi di collaborazione con le Autorità di Sistema Portuale (Puglia, Trieste e Venezia) e con i Commissari Straordinari delle Zes (Campania, Sicilia, Abruzzo).
Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo ha detto: “Il Mediterraneo rappresenta l’1% dei mari della terra, ma vi transitano il 20% del traffico marittimo mondiale e il 27% dei servizi di linea container. É una situazione in evoluzione, in sintonia con l’evoluzione della globalizzazione, tesa a mitigare i rischi messi in evidenza dalla crisi pandemica e dalle irregolarità lungo le catene di fornitura, non soltanto dovute alla pandemia”.
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