Sono 9 gli interporti italiani dotati di binari da 740 metri
Secondo la fotografia scattata dall’ex Mims, l’automatizzazione ha raggiunto il 65% delle strutture italiane, mentre gli uffici doganali sono presenti nell’82% dei casi
Si sviluppano su una superficie complessiva di 30,5 milioni di metri quadrati, il 12% dei quali dedicato a terminal intermodali (3,98 milioni). Per il 61% fanno capo a enti di natura pubblica o pubblico-equivalente, per la quota restante sono in mano a privati. La loro dotazione ferroviaria è molto eterogenea, con un numero di binari che va dai 3 ai 40 (nel caso di Verona e Padova).
Si tratta di alcuni dati relativi agli interporti italiani, così come ‘fotografati’ da una analisi del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili contenuta in un documento dal titolo ‘Mobilità e logistica sostenibili. Analisi e indirizzi strategici per il futuro’ che porta ancora la firma dell’ex titolare del dicastero, Enrico Giovannini.
L’indagine, che ha preso in considerazione 23 delle 25 strutture presenti in Italia, evidenzia anche come siano 9 gli interporti dotati di binari a standard EU di 740 metri (nel dettaglio, si tratta di Interporto Sud Europa, Interporto Padova, Interporto di Cervignano del Friuli, Interporto di Venezia – Carbones, Interporto della Toscana Centrale, Interporto Centro Italia Orte, Interporto Centro Ingrosso Pordenone, Interporto Campano, Interporto Bologna). Questi sono complessivamente però “circa 50”, pari al 30% del totale dei binari operativi dichiarati. Continua a leggere su SUPPLY CHAIN ITALY
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