Fico (Terminal Container Ravenna): “Nel 2022 volumi superiori rispetto ai budget”
Questa intervista fa parte dei contenuti pubblicati all’interno dell’inserto CONTAINER ITALY: CLICCA E LEGGI GRATUITAMENTE “CONTAINER ITALY – Edizione 2022” in formato Pdf In Adriatico, oltre a Trieste, il Terminal Container Ravenna è uno dei terminalisti che mostra segnali di crescita più interessanti, anche grazie all’acquisizione di alcune nuove linee. Controllato da Sapir e partecipato da […]
Questa intervista fa parte dei contenuti pubblicati all’interno dell’inserto CONTAINER ITALY:
CLICCA E LEGGI GRATUITAMENTE “CONTAINER ITALY – Edizione 2022” in formato Pdf
In Adriatico, oltre a Trieste, il Terminal Container Ravenna è uno dei terminalisti che mostra segnali di crescita più interessanti, anche grazie all’acquisizione di alcune nuove linee. Controllato da Sapir e partecipato da Contship Italia, questo terminal ha da poco avviato importanti investimenti nell’acquisto e nel revamping di gru in vista di una crescita dimensionale delle navi che potranno attraccare in banchina, prima grazie ai dragaggi e in futuro con il trasferimento previsto dal progetto Hub Portuale. Quali e quanti siano i segnali positivi dal porto di Ravenna per il mercato dei container lo riassume in questa intervista Milena Fico, general manager di Terminal Container Ravenna.
Nel 2022 il vostro terminal che risultati sta ottenendo?
“Per Terminal Container Ravenna il 2022 si sta rivelando come un anno molto positivo, con volumi superiori rispetto ai budget. Siamo davvero molto soddisfatti. Al 31 agosto i container movimentati sono stati il 15,9% in più rispetto allo stesso periodo del 2021 e il 15,2% in rispetto al 2019. In termini di Teu la crescita è stata del 19,1% rispetto al 2021 e del 18,6% sui primi otto mesi del 2019. I container pieni sono cresciuti del 16,3% e i vuoti del 11%. La previsione per l’intero 2022 è di superare i 200 mila Teu (forse 220mila).”
Come spiega questi numeri positivi?
“L’andamento dei traffici nei primi otto mesi è stato molto positivo soprattutto a livello di importazioni. Esistono però anche grandi incognite rappresentate da caro-energia, guerre, inflazione e recessione. Il 60-65% dei container è relativo a traffici intra-Mediterranei, in particolare Israele, Turchia, Egitto, Grecia, Cipro e Libano (Tcr è scalato da 9 servizi settimanali a cui si aggiungono due feeder con Trieste e con Gioia Tauro). L’import si è mostrato particolarmente vivace per carichi provenienti da Israele, Turchia e Vietnam, così come l’export ha dato segnali di crescita (+8,7% container pieni in esportazione rispetto al 2021) grazie anche alla linea con il Bangladesh (di Kalypso Compagnia di Navigazione) e quella verso il Golfo Persico.”
L’arrivo di Kalypso è stata la novità dell’anno?
“La linea di Rif Line ha dato vita a un bel flusso anche in export verso il Bangladesh con 600 contenitori spediti già nei primi 8 mesi del 2022. Dal punto di vista delle compagnie Msc è il primo cliente del Tcr (vale circa il 65% dei volumi), poi ci sono Maersk, Zim, Borchard, Grimaldi e appunto Kalypso Compagnia di navigazione (Rif Line).”
Altre buone notizie?
“Crescono i trasporti ferroviari: da Ravenna facciamo almeno 2/3 treni container a settimana con Melzo (con rilanci verso il Nord Europa), più 4 treni con Segrate (operati da Medlog) e 2 con Marzaglia (il fast corridor appena attivato). Nei primi 8 mesi del 2022 via treno sono stati inoltrati 16.800 container rispetto ai 5.800 dello stesso periodo nel 2021. Da 205 siamo saliti a 386 treni.”
Perché prima il trasporto intermodale era poco sfruttato e ora sì?
“Finalmente la ferrovia inizia a funzionare perché la merce si sta rendendo conto dell’opportunità rappresentata dal trasporto su ferro. C’è maggiore consapevolezza nella clientela. La quota intermodale crescerà ancora quando saranno ultimati gli interventi sulle linee con i raddoppi dei binari avviati dalla Regione Emilia Romagna e da Rfi.”
Nuovi progetti?
“Guardando al futuro ci sarà il progetto Hub portuale che nella prima fase prevede il rinforzo banchine per l’approfondimento dei fondali dagli attuali -10,2 a -12,5 metri. Dalle attuali navi da 3.000 – 3.500 Teu si potrà passare alle 4.000 Teu perché la Capitaneria di porto potrà modificare l’ordinanza e consentire al porto di accogliere navi con pescaggio maggiore.
La seconda fase del progetto Hub prevede l’insediamento di un nuovo terminal container a penisola Trattaroli, con banchina pubblica e aree di piazzale di proprietà di Sapir. Lì l’infrastruttura potrà accogliere navi da almeno 6.000 Teu e quindi attrarre servizi diretti con il Far East.”
Intanto come Tcr avete già fatto investimenti importanti in gru, non è vero?
“A proposito dell’equipment è entrata in funzione la quarta gru (la seconda nuova Liebherr) che si somma alla gemella e alle altre due revampate. I prossimi mesi saranno dedicati al rinnovo del sistema informatico del terminal.
Più avanti con la Regione Emilia Romagna si sta pensando alla creazione di un nuovo magazzino per la movimentazione e lo stoccaggio di prodotti ortofrutticoli, un segmento merceologico in cui il Tcr è storicamente molto attivo.”
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY