Bartalini replica a Messina: “Al Genoa Metal Terminal movimentiamo merci di cui non siamo proprietari o distributori”
Botta e risposta fra i due terminal genovesi che movimentano merci varie sul fatto di operare contemporaneamente per conto proprio e per terzi
Le affermazioni di Ignazio Messina, amministratore delegato dell’omonina società che controlla e opera l’Imt Terminal del porto di Genova, non sono piaciute a quello che ultimamente, da quando il Gruppo Messina ha deciso di dedicarsi sempre più al trasporto e alla movimentazione di carichi break bulk (oltre ai container e ai rotabili), è diventato un competitor diretto nell’attività di imbarco e sbarco di merci varie, vale a dire il Genoa Metal Terminal della società C. Steinweg – Gmt Srl.
A Genova, “a movimentare general cargo eravamo rimasti un po’ noi di Imt Terminal e il Genoa Metal Terminal che, però, è di un soggetto che commercializza lo stesso prodotto che sbarca per cui non tutti i concorrenti ci vanno volentieri”. Questa la frase pronunciata da Ignazio Messina che non è andata giù al vicino di banchina, prontamente intervenuto con una replica per voce del suo amministratore delegato Andrea bartalini.
“Ho letto l’intervista di SHIPPING ITALY al dott. Ignazio Messina, dove viene citata l’azienda di cui sono amministratore delegato; il dott. Messina ha riferito cose non corrette che mi corre l’obbligo di precisare. La nostra azienda è un operatore internazionale, con oltre 100 uffici e sedi nel modo; siamo specializzati nella logistica delle materie prime, di cui non siamo proprietari o distributori” puntualizza il vertice di C. Steinweg – Gmt Srl.
Che poi ancora aggiunge: “Le merci che sbarchiamo nel terminal di ponte Eritrea, quello cui si riferisce il dott. Messina, sono in prevalenza metalli non ferrosi e li movimentiamo per i produttori o per i trader internazionali più importanti”.
A seguire la stoccata finale che rispedisce al mittente l’osservazione di Messina sotto accusa: “Ritengo corretto – replica Bartalini in conclusione – che non si confondano i terminalisti che operano in prevalenza per conto proprio, come la famiglia Messina e i suoi soci nel terminal che gestiscono a Genova, rispetto a noi che operiamo da sempre secondo le regole del mercato internazionale e per conto di terzi”.
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