Porti di Trieste e Monfalcone soddisfatti per il trend da record di container e ro-ro
Al netto delle rinfuse liquide, i traffici nel capoluogo giuliano appaiono in crescita rispetto ai livelli prepandemia
Secondo quanto reso noto dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Orientale, “nei primi 10 mesi del 2022 lo scalo di Trieste riporta una crescita complessiva del +4,33% con 47.479.335 di tonnellate di merce rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”.
“Il valore positivo per tutte le categorie merceologiche è un segnale del dinamismo del sistema portuale e del territorio” ha commentato il presidente dell’ente Zeno D’Agostino: “I numeri parlano chiaro; il porto è fondamentale driver di crescita e, non di meno, un formidabile rilevatore delle tendenze macro economiche globali. Vedremo nei prossimi mesi quali fenomeni avvertiremo, se insomma la recessione effettivamente arriverà”.
Difficile però capire se intanto ci sia stata e di quale entità la ripresa rispetto alla recessione pandemica. L’Adsp, infatti, non raccoglie mensilmente i dati di traffico, ma solo trimestralmente, mentre nel 2019 lo faceva addirittura solo su base semestrale. Ergo, l’unico confronto possibile è fra i primi semestri 2022/2019, confronto che mostra una certa lontananza dal recupero dei volumi ante covid (-5,1%, con 29,2 milioni di tonnellate movimentate). Un dato che sembra in peggioramento: se si proietta a fine anno la summenzionata movimentazione dei primi 10 mesi dell’anno si ottiene un gap superiore all’8% rispetto al 2019. Vero è che pure questo è un dato da prendere con le pinze: se dal totale si escludono le rinfuse liquide (il cui impatto occupazionale è poco rilevante mentre pressoché nullo è, a Trieste, quello fiscale), il 2022 sarebbe un anno di crescita rispetto al 2019 (ovviamente al netto dei passeggeri).
Resta ad ogni modo positivo il raffronto col 2021: “Stabili le rinfuse liquide con 30.886.124 tonnellate (+0,56%) e forte sprint di crescita per le rinfuse solide, con 567.013 tonnellate movimentate (+22,85%). Ulteriore conferma di un trend che segna il ritorno alla normalità è la volata del settore contenitori: 735.046 i Teu movimentati, con un incremento a doppia cifra (+16,23). Risultato che rappresenta il record storico dello scalo triestino per la movimentazione Teu, se paragonata allo stesso periodo degli anni precedenti. All’aumento del traffico containerizzato si affianca l’andamento positivo del comparto Ro-RO, che raggiunge 268.320 unità transitate (+7,01%). Anche in questo caso siamo di fronte a un record storico per il traffico legato all’autostrada del mare. Positiva la performance della movimentazione ferroviaria: 7.986 sono stati i treni operati allo scalo giuliano, con una crescita percentuale che sfiora i 3 punti”.
Soddisfazione dell’Adsp anche per Monfalcone: “Nei primi dieci mesi del 2022, i volumi complessivi si attestano su 2.994.441 tonnellate (+5,72%). Balzo in avanti per le rinfuse solide con 2.402.320 tonnellate, (+12,43%). Nello specifico, da evidenziare la sottocategoria minerali, cemento, calce, intonaci con 147.881 tonnellate, (+107,20%) e del carbone e lignite con 220.368 tonnellate (+100%), quest’ultimo destinato alla locale centrale termoelettrica A2A. In sostanziale equilibrio sui volumi dell’anno passato la sottocategoria dei prodotti metallurgici (-0,86%) con 1.991.757 tonnellate. Arretrano, invece, le merci varie (-14,86%) con 592.121 tonnellate. Si rileva, tuttavia, il dato positivo della sottocategoria “Ro-Ro (esclusi i contenitori su Ro-Ro)” pari al +11,06% (125.478 tonnellate) che ha in parte attenuato il segno negativo complessivo del settore. Incremento del +6,20% per i veicoli commerciali con 61.935 mezzi transitati”.
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